Il Papa applaude il suo dramma presentato per la prima volta di Lamberto Furno

Il Papa applaude il suo dramma presentato per la prima volta «La bottega dell'orefice» recitato in Vaticano Il Papa applaude il suo dramma presentato per la prima volta CITTA' DEL VATICANO —Papa Wojtyla ha festeggiato ieri Martedì Grasso tra l'agreste Castel Gandolfo e la solenne Sala del Concistoro in Vaticano, senza trascurare un messaggio ai cattolici per la penitenza e la carità in Quaresima, che s'inizia oggi mercoledì delle Ceneri. In mattinata, nella villa pontificia sui Castelli, ha salutato la fine del Carnevale in mezzo a 350 bambini e bambine mascherati e giocosi, che l'hanno attorniato come un buon papà. Ma l'episodio che ha stupito e anche imbarazzato esponenti della Curia s'è verificato la sera in Vaticano, dopo cena: il papa ha applaudito se stesso attraverso gli interpreti assistendo, per la prima volta in assoluto, alla lettura drammatica della propria opera «La bottega dell'orefice». L'aveva pubblicata nel '60, con lo pseudonimo di Andrea Jawien (reale scrittore polacco tornato alla fede dopo una profonda crisi), mentre era arcivescovo di Cracovia. Sinora questo «canovaccio» non è stato messo in scena, ma solo presentato in forma di lettura a Roma prima alla Rete due della Rai e poi. fra dicembre e gennaio, dalla compagnia del Teatro trasteverino di Ripagrande. Questa compagnia ha voluto offrire la primizia a Giovanni Paolo II che per parte sua. desiderava ringraziare gli attori d'aver interpretato la sua opera gratuitamente per il pubblico, come egli aveva richiesto. «L'idea è venuta a ine, ma non speravamo che il papa ci accogliesse in casa sua, per recitare in sua presenza», ha detto Stelio Lanzetta, organizzatore del programma. «Quindici giorni fa lo proposi a don StaJiislao Dziwisz, segretario privato del papa. "Vediamo", mi rispose. E dieci giorni orsono giunse la straordinaria notizia: "Si, il Santo Padre gradisce molto vedere che effetto fa la sua opera, iti italiano, ventanni dopo, sen¬ za die sia mai stata rappresentata neanche in polacco. Cosi siamo qui, stasera». Nessuno avrebbe supposto, fra gli esperti vaticani, che Sua Santità mettesse a disposizione la Sala del Concistoro : dopo la Cappella Sistina, dove si riunisce il Conclave per eleggere il papa, quella Sala è il centro più geloso del palazzo apostolico. E' 11 che il papa nomina i cardinali, o 11 riunisce il Sacro Collegio lì riceve il Corpo diplomatico. Ieri sera, per quasi due ore, attorno a Giovanni Paolo II sedevano alcuni cardinali, fra cui il segretario di Stato Casaroli Bertoli. Nasalli-Rocca, qualche prelato, le famiglie degli attori che hanno dato vita alla «Bottega». C'erano altri personaggi noti e meno noti fra gli invitati: Nino Manfredi e moglie, Alberto Sordi, Alberto Lupo, Bianca Toccafondi, Ivo Garrani. ranco Scandurra e altri. Grande assente Eduardo De Filippo, invitato d'onore, trattenuto al «Giulio Cesare» da «Berretto a sonagli». In forma privata, il ministro dello Spettacolo D'Arezzo, il sottosegretario Fusaro. il senatore de Valiante e qualche giornalista, ammesso all'ultimo momento dopo vivaci proteste. Nella splendida sala tutta oro stucchi e affreschi, non c'era palcoscenico: gli attori le donne in abiti lunghi, gli uomini in scuro, leggevano a un metro e mezzo di distanza dalla prima fila, dove sedeva il Papa circondato dai cardinali. La storia è in sintesi questa: tre coppie sostano dinanzi alla bottega dell'orefice, che simboleggia Dio. La prima coppia. Andrea e Teresa, è felicemente sposata, anche se lui muore in guerra; la seconda coppia Anna e Stefano, va malissimo e si separa, tanto che lei vaga per le strade confessando «Bramo un braccio di maschio». La terza coppia è formata da due giovani, Monica e Cristoforo, figli delle due coppie precedenti, quella riuscita e quella in crisi. Monica e Cristoforo s'innamora¬ no, si sposano e iniziano la vita matrimoniale pieni d'entusiasmo e di speranza, sotto lo sguardo paternamente ammonitore del'orefice-Dio. Lamberto Furno

Luoghi citati: Arezzo, Castel Gandolfo, Citta' Del Vaticano, Cracovia, Roma