Padre di tre figli soffocato dalla terra Folgorato alla Teksid un operaio ventenne

Padre di tre figli soffocato dalla terra Folgorato alla Teksid un operaio ventenne Due mortali disgrazie sul lavoro in un cantiere e in una grande fabbrica Padre di tre figli soffocato dalla terra Folgorato alla Teksid un operaio ventenne La prima sciagura durante la posa di alcuni tubi: lo scavo era senza armatura - La seconda mentre il giovane (dipendente di una ditta) riparava un guasto: in cabina c'era corrente Due morti e un ferito, ieri, in due incidenti sul lavoro: in un cantiere di Grugliasco e nello stabilimento Teksid di corso Regina 400. Hanno perso la vita un padre di tre bimbe e un giovane di 20 anni. Mentre per quest'ultimo si è trattato di un imperdonabile errore, per l'altro «sarebbe Instato seguire le più elementari norme di sicurezza» come osservava ieri un ispettore del lavoro. A Grugliasco. in una strada a fianco del viale che da strada del Portone va alla cascina Bellezia. da circa due mesi lavorano gli operai della ditta «I.te.ve.r. di Ezio Casotti, via San Giuseppe 7 a di Venaria. Hanno un appalto della «Società acque potabili» per spostare una condotta d'acqua ad una cinquantina di metri dal manto stradale dove dovrà sorgere uno scalo ferroviario. E' un lavoro che non presenta grosse difficoltà: occorre scavare una trincea di circa tre metri di profondità e larga due. e posarvi le grosse condotte d'acciaio. Ieri pomeriggio sono cinque gli operai della ..I.te.ve.r» intenti al lavoro. Tra questi Rocco Prestia. 31 anni, la vittima, corso Vercelli 236. e Giorgio Cicco- nello 49 anni, via Enrico Toti 18. Venaria stanno scavando vicino alla «bocca» dell'ultimo tubo per sistemarlo. A pochi metri, sempre nel fossato. Vincenzo Argirò. 23 anni, ria Reiss Romoli 52. spala del terriccio sotto il tubo mentre Gianni Cadeddu. 28 anni, sta saldando l'ultimo raccordo. All'improvviso la tragedia: dalle pareli del fossato, completamente spoglie e senza armature protettive, si stacca una massa fangosa di piccole dimensioni che travolge il Prestia e il Cicconello. Mentre il piti anziano viene completamente sepolto dal terriccio. Rocco Prestia e sbattuto contro il tubo, lo urta violentemente con la testa e perde i sensi. Una seconda frana lo ricopre. Il primo ad intervenire é l'Argirò. ■ Sembrava una cosa da nulla — ha raccontato —, Ho cercato di togliere la terra con le mani ma. quando Ito visto il sangue, sono svenuto». L'opera di soccorso viene completata dagli altri operai. Si capisce subito che per il Prestia non c'è più nulla da fare, mentre Giorgio Ciceonello estratto dal terriccio viene portato all'ospedale di Rivoli dove è ricoverato con prognosi di 15 giorni. Per estrarre il Prestia vengono chiamati i vigili del fuoco che lo trasportano ormai cadavere al Martini di via Tofane. Rocco Prestia, arrivato dieci anni fa da Locri (Reggio Calabria), con la moglie Concetta D'Agostino. 28 anni, era padre di tre figlie: Maria di 9 anni. Anna e Cinzia di 5 e 3 anni. Una famiglia sfortunata: alcuni anni fa aveva subito una tragedia analoga: il padre di Concetta era morto in un infortunio sul lavoro. Ieri sera la suocera di Rocco, alla notizia è stata colta da collasso. Era appena arrivata da Locri per sottoporsi a visite di controllo per un male che la affligge da alcuni anni. L'altra tragedia e avvenuta alle 17 nel reparto -larghi nastri-della Teksid acciai. Un operaio di 20 anni. Milesio De Rosso, ria Arno 39. dipendente di una impresa elettrica, la «Graziadio-, via Pellice 75. Rivoli, che ha in appalto alcuni lavori all'interno dell'acciaieria, e rimasto folgorato vittima di una dimenticanza. Prima di eseguire ì lavori di manutenzione, cui era addetto, non ha avvertito come dispone il regolamento la centrale perche togliesse la corrente elettrica. La tragedia non ha avuto testimoni e il De Rosso, trasportato al Maria Vittoria vi e giunto cadavere. i- Con un volo speciale dell'Aeronautica militare è giunto venerdi a Caselle, per essere trasferito al Cto. un apprendista di Firenze. Claudio Ristori. 17 anni, via Cecioni 114. vittima di un infortunio. Mentre lavorava nella bottega di un falegname è stato investito da una fiammata: era scoppiato un barattolo di cera che lui tentava di chiudere dopo avere scoperto che si era incendiato. Ieri pomeriggio e morto. Giorgio Cecconvllo è rimasto ferito nello scavo (non armato) in cui è morto Rocco Prestia

Luoghi citati: Firenze, Grugliasco, Locri, Reggio Calabria, Venaria