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Sospetto di peculato sul rettore magnifico Per appalti in ospedali di Napoli Sospetto di peculato sul rettore magnifico NAPOLI — Tra i disagi degli ammalati ospiti delle cliniche universitarie non sono da annoverare soltanto le carenze di strutture sanitarie, le deficienze di una riforma che stenta a decollare, ma anche il vitto immangiabile, gli sprechi e gli abusi di gestioni non' certo ispirate a criteri di oculatezza e di economia. Su quest'ultimo aspetto dell'assistenza agli infermi, indaga la magistratura. Al centro dell'inchiesta, nell'ambito delle gare di appalto, il rettore magnifico dell'Università prof. Giuseppe Cuomo, il suo predecessore prof. Giuseppe Tesauro, il segretario amministrativo Renato Capunzo e i tre titolari delle aziende che riforniscono di cibo i policlinici delle due facoltà di medicina. Peculato, interesse privato in atti d'ufficio, corruzione, sono i reati ipotizzati. Verso la fine del 1975 un ispettore generale del ministero del Tesoro, il prof. Giulio Palumbo. viene incaricato di condurre un'inchiesta sulla gestione dell'università napoletana con oltre 10 mila iscritti. Un lavoro complesso che si protrae per 18 mesi e si presenta più difficile del previsto. Un voluminoso rapporto compendia l'opera dell'ispettore ministeriale, che decide d'informare la procura della Repubblica di Napoli delle sue conclusioni. Ci sono voluti tre anni per approfondire quest'inchiesta amministrativa e dare inizio a quella giudiziaria. L'accusa mossa agli indiziati è quella di aver privilegiato, nei concorsi di appalto, determinate ditte pagando somme esorbitanti per forniture che si sarebbero potute ottenere a prezzi notevolmente inferiori. L'indagine, ai primi passi, è affidata al sostituto procuratore dottor Vignola che sta esaminando tutti i contratti stipulati con le aziende appaltatici negli ultimi anni alla ricerca di eventuali irregolarità, a. 1.