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De Matteo proporrà inchieste collegiali? Ha convocato per oggi i magistrati De Matteo proporrà inchieste collegiali? ROMA — Passata la breve parentesi del fine settimana, è tornata la tensione al Palazzo di giustizia dove la dura presa di posizione dei trentaquattro magistrati della procura, che hanno sollecitato al Consiglio superiore della magistratura l'avvio di un'indagine sui procedimenti penali riguardanti i fratelli Caltagirone continua ad alimentare polemiche ed iniziative. . Per questa mattina infatti il procuratore capo della Repubblica De Matteo ha nuovamente convocato i sostituti che hanno firmato e diffuso il documento con la richiesta di indagini al Csm. Sullo scopo di questa ennesima riunione sono circolate stamane alcune voci, ma nulla di preciso è emerso, se non un vago accenno ad un tentativo dello stesso De Matteo di proporre una nuova linea di comportamento per i principali processi trattati dall'ufficio. Stando a quanto si è appreso, sembra che il dirigente intenda assegnare a più di un magistrato la conduzione di determinati procedimenti. In sostanza l'affermazione di un principio di collegialità, con un «allargamento» di responsabilità per i magistrati chiamati a collaborare insieme su una indagine in modo da evitare decisioni singole che possano essere suscettibili di specifiche critiche. La riunione comunque servirà a mettere ancora una volta a confronto i sostituti con il dirigente dell'Ufficio il quale, ferma restando l'inchiesta da far svolgere al Csm. rivolgerà presumibilmente un altro invito all'unità ed alla compattezza di tutti i componenti della procura. Se le cose stanno in questi termini — è stato fatto osservare da qualche magistrato — la reazione sarà quella preventivata e cioè negativa, alla luce soprattutto del contenuto del comunicato diffuso cinque giorni fa in cui, al di là del fatto singolo dei Caltagirone traspare l'esigenza di far chiarezza sui sospetti e sulle accuse che all'Ufficio nel suo complesso vengono rivolte.