Torna a scuola il ragazzo che fu mutilato delle mani

Torna a scuola il ragazzo che fu mutilato delle mani Dopo l'incidente in fabbrica a Pozzolo Formigaro Torna a scuola il ragazzo che fu mutilato delle mani ALESSANDRIA — Pasquale Coluccio, 15 anni, l'apprendista di Pozzolo Formigaro vittima di un gravissimo infortunio sul lavoro, ha nuovamente le mani: al Centro ortopedico dell'Inail di Budrio (Bologna), dov'era stato ricoverato il 23 gennaio scorso, i medici e i tecnici hanno provveduto, dopo alcune prove, ad applicare le protesi ai moncherini di Pasquale. «Dopo qualche giorno — dicono le cugine del ragazzo, che abitano a Pozzolo Formigaro — Pasquale comincia ad abituarsi alle mani artificiali, a fare i primi movimenti. In questi giorni, per esempio, ci ha telefonato: per la prima volta dopo l'incidente ha potuto formare da solo il numero e usare l'apparecchio sema alcun aiuto. Ci è parso molto soddisfatto di questo risultato». Pasquale Coluccio, terminata la terza media con ottimi risultati, aveva deciso di mettersi a lavorare, per guadagnare qualcosa e cercare poi di continuare gli studi. In ottobre aveva trovato posto (come apprendista) in una ditta di Pozzolo Formigaro che produce contenitori in alluminio per alimentari. Era felice, si sentiva sicuro: U giorno della prima busta paga aveva offerto da bere ai compagni di lavoro. Ma una ventina di giorni dopo il terribile infortunio. La mattina dell'8 novembre, a mezzogiorno, mentre lavorava in sostituzione di un altro dipendente a una pressa, Pasquale veniva colpito dalla macchina: un attimo e le mani tranciate, finivano a terra, tagliate di netto all'altezza dei polsi. Trasportato all'ospedale di Novi Ligure, i medici tentavano di evitare la mutilazione e inviavano il ragazzo all'ospedale di Savona, dove opera il professor Renzo Mantero, specialista nella chirurgia delle mani; con Pasquale, in un contenitore con ghiaccio, i medici di Novi avevano inviato gli arti staccati. Tutto purtroppo era inutile; la pressa li aveva irrimediabilmente rovinati; impossibile qualsiasi intervento chirurgico. Pasquale iniziava il calvario: sarebbe rimasto mutilato. Con forza d'animo eccezionale il ragazzo rea¬ giva, affrontando la situazione: non si sarebbe arreso, sarebbe tornato in qualche modo normale. Intanto La Stampa attraverso «Specchio dei tempi» iniziava una raccolta di fondi per aiutare Pasquale (oltre cinquanta i milioni a disposizione); altre offerte pervenivano a un apposito comitato sorto a Pozzolo, di cui fa parte il sindaco, Fino Bottazzi. Veniva deciso che al Centro ortopedico di Budrio sarebbero state applicate le protesi più moderne, inoltre Pasquale sarà poi inviato a Parigi dove sulle protesi stessa verrà applicata una speciale sostanza che riproduce in modo perfetto la pelle. A Budrio, dopo che le ferite si erano completamente rimarginate e dopo gli esami necessari, è così iniziata la nuova vita per Pasquale Coluccio: le protesi funzionano, si abitua a usarle, fa progressi e si sente ogni giorno più sicuro. Tra qualche giorno il ragazzo tornerà a Pozzolo Formigaro, poi saranno ne-, cessari altri ricoveri, altri esami, ma il peggio sembra: superato. Qualche mese ancora e, con le mani «nuove», il giovane potrà riprendere (come in più occasioni ha dimostrato di averne l'intenzione) gli studi interrotti dopo la terza media. La volontà non gli manca, i fondi che la generosità dei nostri lettori ha permesso di raccogliere serviranno anche per questo. Franco Marchiani CligzscL«vaqzntfBtrpPPssdp 'asquale Coluccio

Persone citate: Bottazzi, Franco Marchiani, Pasquale Coluccio, Pozzolo, Renzo Mantero

Luoghi citati: Alessandria, Bologna, Budrio, Parigi, Pozzolo Formigaro