Aperta un'indagine a Venezia sulla «serrata» dei ristoranti

Aperta un'indagine a Venezia sulla «serrata» dei ristoranti La protesta ha provocato disagi per i turisti Aperta un'indagine a Venezia sulla «serrata» dei ristoranti VENEZIA — Accese polemiche sta suscitando nel Veneto la «serrata., effettuata il 15 febbraio scorso dai pubblici esercizi contro la ricevuta fiscale. La protesta non ha avuto una grande percentuale di adesione e non ha certo raggiunto nella Regione quel 95% di chiusure che era stato pronosticato dai sindacati di categoria. Ma nonostante questo, il disagio si è sentito, in particolare a Venezia, dove i turisti che affollavano la città per partecipare alla «settimana» di Carnevale si sono trovati davanti alle porte chiuse di un numero considerevole di alberghi, bar. ristoranti e pizzerie. Pi qui lamenti, strepiti e proteste, contro la «serrata... I primi a muoversi sono stati i pretori di Venezia. Mestre. San Dona e Dolo, i quali hanno disposto una indagine conoscitiva sulla «serrata... Per ora i magistrati hanno chie sto agli organi di polizia giù diziaria un elenco degli eser cizi pubblici che hanno aderito alla manifestazione, senza ipotizzare alcun tipo di reato. Ma le ipotesi su questo argomento sembrano abbastanza facili da fare: o saranno accu sati di interruzione di pubbli co servizio (art. 331 del codice penale, per la precisione), o di «serrata» (reato previsto dagli articoli 502. 504. 506). ma bisogna ricordare d'altra parte che la giurisprudenza in materia è estremamente controversa e il reato di «serrata» è slato dichiarar* parzialmente incostituzionale da diverse sentenze. Su questa iniziativa che pende come una spada di Damocle sulla testa di baristi, albergatori, ristoratori e pizzaioli, la Federazione dei pubblici esercizi ha preferito per il momento non fare commenti: «Sappiamo che i vigili urbani stanno raccogliendo informazioni di questo tipo — si limita a dichiarare il segretario dell'associazione dei pubblici esercizi di Mestre. Renato Colledan —, Ma per il momento non intendiamo prendere nessuna iniziativa. A ttenderemo la conclusione di questa ricerca e, sulla base de- gli eventuali provvedimenti della magistratura, si muoveranno le organizzazioni nazionali di categoria». Quelli che si sono pronunciati, e abbastanza chiaramente, sono invece i sindacati provinciali Cgil Cisl UH dei lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi. E' stata, la loro, una durissima presa di posizione, contenuta in un manifesto rivolto ai lavoratori e ai cittadini della provincia di Venezia. Secondo la Federazione sindacale, quella degli esercenti è una vera e propria «provocazione sociale», alla quale le forze politiche e sociali devono rispondere con fermezza. Sempre secondo gli autori del manifesto, il governo deve far attuare al più presto il rispetto della ricevuta fiscale, con tanto di sanzioni. Dino Boscarato. titolare del ristorante «All'Amelia», di Mestre, non ha aderito alla serrata. «ma a questo punto, dice, non è possibile schierarsi che con chi l'ha attuata». I ristoratori, rileva Boscarato. non sono contrari alla ricevuta fiscale, in sé e per sé. ma alle complicatissime procedure che ne accompagnano, secondo la legge attuale, l'applicazione. g. b.

Persone citate: Boscarato, Dino Boscarato, Renato Colledan

Luoghi citati: Dolo, Veneto, Venezia