Slitta la decisione per la moschea e scade la licenza di costruzione
Slitta la decisione per la moschea e scade la licenza di costruzione A Roma per lo sciopero dei magistrati del Tar Slitta la decisione per la moschea e scade la licenza di costruzione ROMA — Slitta ancora la decisione definitiva del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio sulla moschea di Roma. I circa 25.000 musulmani presenti nella capitale e il Comitato degli ambasciatori dei Paesi arabi finanziatori del progetto attendevano il verdetto per mercoledì 20 febbraio. Lo sciopero dei magistrati dei tribunali amministrativi farà però «saltare» l'esame di questa e di altre cause alla primavera inoltrata. Sino ai primi di maggio i ruoli sono infatti già stati completati (comunque la procedura vuole che la data della nuova udienza venga comunicata ai legali delle parti almeno 40 giorni prima). Tra dieci giorni, però, scade la licenza di costruzione. Per aver assicurazioni sul rinnovo, gli ambasciatori del Marocco e dell'Arabia Saudita, il segretario del Centro islamico e l'ingegner Gigliotti, che ha collaborato al progetto, hanno avuto un colloquio la settimana scorsa con il sindaco Petroselli in Comune: un incontro definito «molto soddisfacente». I Paesi arabi hanno promesso rinvio di altri fondi (13 milioni di dollari), che però ora sono bloccati. Inoltre le lungaggini hanno più che raddoppiato i costi di costruzione: dai 14 milioni di dollari del 1974 ai 35 milioni (oltre 28 miliardi di lire) necessari oggi. La questione è pendente dinanzi alla seconda sezione del Tajr presieduta da Carlo Anelli. Questa in sintesi la storia: trentuno abitanti di via Giacinta Pezzana. una strada confinante con Monte Antenne (dove dovrebbe sorgere la moschea progettata dall'architetto Paolo Portoghesi) hanno presentato un ricorso, appoggiato da «Italia Nostra», con la quale chiedono non solo la revoca della concessione edilizia, ma anche quella dell'atto di donazione ai Paesi arabi dei tre ettari di terreno da parte del Comune (risalente al '74). del nulla-osta della Sovrintendenza ai beni ambientali e architettonici e della variante al piano regolatore del '67 che ha confermato la destinazione dell'area a «servizi pubblici generali...
Persone citate: Carlo Anelli, Gigliotti, Paolo Portoghesi, Petroselli
Luoghi citati: Arabia Saudita, Italia, Lazio, Marocco, Roma
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