Caso Campanile: mistero su un ordine di cattura

Caso Campanile: mistero su un ordine di cattura Caso Campanile: mistero su un ordine di cattura REGGIO EMILIA — L'istruttoria sommaria sul riaffiorato «caso Campanile... passato ai giudici di Ancona, ha le ore ormai contate. Si attendono da un momento all'altro possibili e forse drastiche decisioni del procuratore anconetano Silvio Di Filippo, il quale ha spiccato nei giorni scorsi due ordini di cattura uno dei quali resta per ora anonimo. L'altro riguarda Antonio Di Girolamo, già arrestato, rinchiuso nelle carceri di Teramo e interrogato in questa città dallo stesso Di Filippo. Di Girolamo è un nome assolutamente nuovo nella vicenda, di cui lo stesso Vittorio Campanile, padre del ragazzo trucidato nel 1975 a Montecchio di Reggio Emilia, ci ha detto di non sapere nulla. In analogo modo si sono pronunciati i legali di Campanile e anche alcuni avvocati reggiani che difendono le posizioni delle persone colpite dalle comunicazioni giudiziarie o arrestate ad opera del sostituto procuratore di Reggio, Giancarlo Tarquini, che ha avuto tra le mani l'inchiesta sino alla fine di gennaio. Entro mercoledì Di Filippo formalizzerà l'istruttoria che pertanto passerà al giudice istruttore di Ancona. Lo ha affermato lo stesso procuratore marchigiano, a Reggio Emilia da ieri, in un incontro con alcuni giornalisti. Si è appreso così che l'altro ordine di cattura non è stato ancora eseguito. Di Filippo ha anche affermato di ritenere inutile qualsiasi viaggio a Matera o a Palmi, dove già si reco il mese scorso il giudice Tarquini per interrogare Carlo Fioroni e Toni Negri. Tarquini ha rilevato che il suo mese di duro lavoro alla ricerca d'indizi non è stato inutile in quanto ha fornito punti fermi al collega Di Filippo. Questi venerdì pomeriggio ha ascoltato brevemente Vittorio Campanile, mentre ieri mattina si è recato in carcere per interrogare due degli arrestati per ordine del sostituto reggiano: Mario Nutile e Bruno Fantuzzi. Nutile è accusato di falsa testimonianza in relazione a un episodio che lo avrebbe visto protagonista con Fantuzzi nella sera precedente l'uccisione di Alceste Campanile. Bruno Fantuzzi è invece accusato di concorso nell'omicidio del giovane di Lotta continua. Fantuzzi. intellettuale reggiano, ex dipendente di un ente locale, ex militante del pei. produttore di spettacoli teatrali, doveva traslocare nell'abitazione di Alceste Campanile la sera del delitto. r. s.

Luoghi citati: Ancona, Matera, Palmi, Reggio, Reggio Emilia, Teramo