Dopo la paura nucleare a Harrisburg

Dopo la paura nucleare a Harrisburg Dopo la paura nucleare a Harrisburg Un rapporto sull'incidente scagiona gli impianti e attribuisce «incredibili carenze» ai tecnici . Harrisbu rg. emergenza nucleare. Il rapporto americano sull'incidente alla centrale di Three Mile Island». ed. Universale Etas, pag. 177. lire 4500. Harrisburg e la sua centrale nucleare di Three Mile Island sono diventati un termine di paragone. Si dice -dopo Harrisburg» come il mondo romano diceva ab Urbe condita e da due millenni si fa riferimento al dopo Cristo. Harrisburg è oggi il simbolo, di tutte le paure connesse con la potenza dell'atomo. Eppure la Commissione nominata l'il aprile '79 dalla Casa Bianca per indagare sul¬ a . 7. e e a o. o, n ¬ l'incidente accaduto il 28 marzo nella centrale, dice fra l'altro nel suo rapporto: «Siamo convinti che se si trattasse esclusivamente di problemi d'impianti, questa Commissione non sarebbe stata neppure insediata: gli impianti avevano fatto dignitosamente la loro parte tanto che, se non fosse stato per errori umani, il grave fatto di Three Mile Island sarebbe stato un banale incidente. Sta di fatto che. da qualunque parte guardassimo, ci imbattevamo in carenze a carico delle persone addette all'esercizio della centrale, dei responsabili dell'organizzazione-chiave e dell'ente preposto a garantire la si¬ o e i i e n l e e. e ¬ curezza delle centrali nucleari in genere». Questo documento è ora pubblicato dalla Universale Etas a cura degli «Amici della terra» (la prefazione è di Mario Signorino) i quali non hanno mai fatto mistero della loro avversione alle centrali elettronucleari. Signorino mantiene fede a questa linea: se l'incidente ha dimostrato che l'alto livello della tecnologia e della tecnica ha sopperito anche agli errori umani, questi ultimi sono ugualmente motivo di grande preoccupazione. Nelle pagine introduttive si legge: «Il rapporto elenca una serie incredibile di carenze, facilonerie a tutti i livelli, delineando una vera e propria "mentalità" suicida del sistema. Dopo tanti anni di esercizio delle centrali senza incidenti, la convulsione della sicurezza si era tramutata in fede». Di qui il rilassamento, controlli mal fatti o non fatti, cartellini che nascondevano spie luminose, e via dicendo. «Il rapporto dimostra che c'è stata semmai troppo poca paura e che occorre avere il coraggio di rivedere drasticamente l'intero problema della sicurezza». Conclusione, quest'ultima, accettabile: la massima sicurezza per procedere sulla via del progresso. Domenico Garbarino

Persone citate: Domenico Garbarino, Mario Signorino, Three Mile Island

Luoghi citati: Urbe