La Polonia strizza l' occhio all'Ovest di Bernard Guetta

La Polonia strizza l' occhio all'Ovest Gierek al congresso del partito La Polonia strizza l' occhio all'Ovest Solidarietà a Kabul, niente attacchi agli Usa Proposta conferenza europea sulla distensione NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — Nella prima giornata del congresso del partito comunista polacco, il Paese ha manifestato il rifiuto di lasciarsi trascinare nel confronto americano-sovietico. L'ha fatto con prudenza, nel rapporto di Gierek, e molto chiaramente in un incontro fra un'alta personalità del governo e alcuni giornalisti. In un discorso durato tre ore. il primo segretario del partito non ha condannato le ritorsioni decise dagli Usa contro l'Urss dopo l'intervento a Kabul, ha espresso «solidarietà» con l'Afghanistan in lotta «conerò l'ingerenza esterna di forze reazionarie» (e non «imperialiste»). Ha condannato la politica cinese, ma non ha direttamente criticato Washington. l n i a , , , i a i a i, c». Gierek ha fatto una lunga difesa della distensione in Europa. La Polonia, ha detto, si è sempre adoperata per il «dialogo e la cooperazione fra Paesi con diversi sistemi politici», e ha «contribuito alla realizzazione della base materiale della distensione» sviluppando rapporti economici con tutti i Paesi firmatari del documento finale di Helsinki. «La Polonia — ha continuato Gierek — ha il diritto inorale e il dovere di mettere il mondo in guardia contro le pericolose conseguenze della sfavorevole evoluzione della situazione internazionale». Il primo segretario, citando sia il grido d'allarme del Papa (del quale ha elogiato «l'alto contributo alla pace») che l'«ottimismo» di Breznev, ha detto che «si può fare molto per continuare la distensione in Europa», e ha rilanciato la proposta del Patto di Varsavia di convocare una conferenza sul disarmo in Europa, proponendo di riunirla in Polonia. Poche ore prima, un'alta personalità governativa, in un colloquio ufficioso, ha spiegato che alcuni Paesi, fra i quali il suo, cercano di «influenzare le grandi potenze e diminuire la tensione». «Certo — ha aggiunto — siamo membri leali del Patto di Varsavia, e non vogliamo fare da intermediari... ma anche se la logica del momento è la polarizzazione in blocchi, pensiamo di avere un ruolo ed interessi specifici nella nostra alleanza. Rispondendo ad alcune domande sull'Afghanistan, la personalità ha dichiarato: «L'Urss aveva interesse a mantenere buoni rapporti con un Paese uicino. e a fare in modo die alle sue frontiere non nascesse una base ostile. Noi siamo favorevoli all'osservanza, da parte di tutti i Paesi, del documento finale di Helsinki... siamo contro l'esportazione della rivoluzione come della controrivoluzione. Non c'è dubbio che infiltrazioni erano state organizzate dal Pakistan. Un intervento militare è sempre deplorevole, da qualsiasi parte venga. Non penso che nel caso dell'Afghanistan sia stato facile prendere la decisione, ma è stato necessario prenderla». Sono le prime spiegazioni razionali che vengono dall'Est, forse per rassicurare l'Ovest in vista del prossimo vertice del Patto di Varsavia, che dovrebbe svolgersi quest'anno, e che potrebbe portare a una risposta di rilancio della distensione. A questo rilancio la Polonia è interessata: Gierek non ha taciuto le difficoltà del Paese, indebitato, privo di valuta pregiata, costretto a forti importazioni. Un paese in crisi, per il quale allentare le relazioni economiche con l'Ovest rappresenterebbe una catastrofe. Nel pomeriggio sono intervenuti il segretario del Ce del pcus. Suslov, e quello del partito comunista cecoslovacco, Bilako. Bernard Guetta Copyright !■* Monde e pur l'Italia La Stampa

Persone citate: Breznev, Gierek