Consorzio di 10 Comuni in difesa della collina

Consorzio di 10 Comuni in difesa della collina Nel Chierese: vogliono evitare speculazioni Consorzio di 10 Comuni in difesa della collina Avranno un piano regolatore unitario che consentirà di sintonizzare su un unico canale bisogni e aspirazioni Dieci paesi della collina torinese stanno per avere un piano regolatore unitario che sintonizzerà su un unico canale i loro bisogni e le loro aspirazioni, regolandone il prossimo sviluppo urbano. Sono tutti sulle pendici nord-est della collina, all'estremo limite del Comprensorio. Anche se formalmente solo due appartengono alla provincia di Torino. Mombello e Moriondo, gli altri otto, Moncucco. Castelnuovo Don Bosco. Berzano S. Pietro. Passerano Marmorito, Pino d'Asti, Albugnano, Cerreto, Buttigliera, gravitano in tutto verso la vicina Chieri. E' questo uno degli angoli più suggestivi della collina ricco di tesori artistici e risorse naturali che permettono alle uve raccolte in questi vigneti di trasformarsi nel più amabile freisa. «Il nostro intento — dice uno degli urbanisti, ring. Mino Aprato — è quello di preservare la sona così come la vediamo ora. Limiteremo al massimo lo sinluppo dell'edilizia residenziale ed industriale, anche se purtroppo abbiamo in parte le mani legate dal fatto che manca il piano territoriale di coordinamento che dovrebbe indicare le caratteristiche salienti da assegnare a ciascuna zona. Pensiamo in ogni caso di essere sulla via giusta". Al grande piano intercomunale mancano pochi dettagli e molto presto dovrebbe iniziare l'iter burocratico con l'approvazione da parte dei consigli comunali. La zona industriale è localizzata a Castelnuovo, in regione Traversella e nei pressi di Buttigliera, ma si tratta di insediamenti assai limitati in quanto l'obiettivo è piuttosto il completamento di poche aree già compromesse. Anche il bisogno di nuove abitazioni non è cosi pressante come succede in tante altre parti del Piemonte. Il patrimonio edilizio esistente è generalmente in buono stato. Si tratta quindi di porre particolare attenzione nelle ristrutturazioni, usando cautele nell'applicare paramenti e nel scegliere le coperture, per preservare quell'unità architettonica che è ancora propria di quasi tutti i Comuni, nonostante alcuni guasti, vistosi ma isolati. Maggiori preoccupazioni desta l'individuazione delle aree destinate a servizi di vario tipo, dall'edilizia scolastica a quella sportiva, ai parcheggi. «Noi progettisti — continua Aprato — dobbiamo tenere conto degli, standard urbanistici; comunque la nostra tendenza è quella di raggruppare il più possibile gli impianti in modo da offrire servizi completi, pur agevolmente raggiungibili da ogni parte". Castelnuovo è il più grande dei Comuni associati, con 2600 abitanti; i più piccoli (200-500 abitanti) sono Passerano, Pino d'Asti. Berzano, Cerreto, Albugnano; in mezzo stanno Buttigliera con 1800 residenti e Moncucco. Moriondo e Mombello con 700-800. La popolazione totale è quindi di circa 8000 unità, disperse su un territorio di 10 mila ettari. Solo Castelnuovo è dotato di un piano di fabbricazione approvato nel 1968. Tutti gli altri centri sono privi di qualsiasi strumento urbanistico. Ciò nonostante, almeno sino ad ora. alterazioni irreparabili al patri monio paesaggistico non ve ne sono state grazie anche allo spopolamento progressivo. Le pre visioni sono quelle di frenare questo esodo favorendo forme associative tra gli agricoltori senza dimenticare di rivolgere uno sguardo attento al turismo, che fino ad ora ha avuto scarsa importanza. Mario Ghirardi

Luoghi citati: Albugnano, Castelnuovo, Castelnuovo Don Bosco, Piemonte, Torino, Traversella