«Ho tentato di dissuaderli m'hanno sparato a freddo»

«Ho tentato di dissuaderli m'hanno sparato a freddo» L'esponente del pdup ferito da terroristi «Ho tentato di dissuaderli m'hanno sparato a freddo» È la prima volta, a Milano, che qualcuno viene aggredito in casa e di domenica - L'attentato è stato condannato dai partiti MILANO — Sarà dimesso tra un paio di settimane il dottor Mario Miraglia, di 47 anni, esponente del pdup e direttore del settore ricerche della Cegos, ferito a una gamba domenica mattina da due giovani appartenenti ai «Reparti comunisti d'attacco», che hanno rivendicato l'agguato spiegando di avere voluto colpire «t cervelli dell'imperialismo». Ricoverato al Policlinico, dove gli è stata estratta l'unica pallotola — i terroristi hanno sparato due colpi, di cui uno a vuoto — che era penetrata nel polpaccio sinistro, il dottor Miraglia ha raccontato di avere assistito, lucido e impotente, alla sequenza dell'aggressione. Ha anche cercato di parlare con ì due malviventi (un uomo e una donna), tentando di convincerli «che stavano facendo una fesseria», ma ogni volta i due gli ordinavano — con le armi puntate — di stare zitto. L'agguato è avvenuto nell'abitazione del dirigente, in via Archimede 118. E' la prima volta che i terroristi entrano in una casa per colpire la vittima designata, e anche il primo agguato che. almeno a Milano, si è registrato di domenica. Probabilmente i due stavano nascosti nel palazzo da parecchie ore: lo si deduce dal fatto che il custode (il cui servizio nei giorni festivi termina alle 14) non ricorda di averli visti passare, in mattinata. Un'ipotesi: potrebbero essere entrati durante la notte, aspettando un momento di disattenzione di qualche inquilino che si è dimenticato di chiudere bene il portone. La descrizione che il portinaio ha fornito dei terroristi (li ha notati mentre scappavano), è vaga; tuttavia quella ragazza «con u?i impermeabile marrone, bionda, e i capelli raccolti a coda di cavallo» ha fatto venire in mente, a qualcuno, la giovane che era tra gli assassini di Walter Waccher, ucciso da «Prima linea» a Milano, giovedì scorso. I malviventi hanno suonato il campanello dell'appartamento dei Miraglia, al settimo piano, spiegando di offrire copie di un setti¬ manale cattolico. Ha aperto il figlio del dirigente, Nicolò, di 17 anni; non ha fatto in tempo a rispondere: «No, grasie», che i due —armi in pugno — erano già entrati in casa. Qui, hanno legato ed imbavagliato lui e Anna Genovie. la madre, poi hanno fatto irruzione in camera da letto dove Mario Miraglia stava ancora dormendo. Sotto la minaccia della armi, lo hanno costretto ad alzarsi, gli hanno chiesto di mostrargli la carta d'identità gli hanno intimato di consegnargli documenti della sua attività (e il dottor Miraglia ha risposto che li tiene solo in ufficio); quindi gli hanno sparato a una gamba, e sono fuggiti. Due farneticanti volantini contro Miraglia «servo delle multinazionali che sfruttano il proletariato», sono stati ritrovati più tardi. La sigla «Reparti comunisti d'attacco» è comparsa due volte: a Milano, il 14 novembre 1978, quando rivendicarono l'attentato al medico Mario Marchetti, del carcere di San Vittore, e a Torino, il 23 dicembre 1979, dopo che fu colpito un caporeparto della Fiat Mirafiori, Ezio Gavello. Per quanto se ne sa, questo gruppo potrebbe essere una ramificazione di «Prima linea»: alcuni presunti aderenti sono stati arrestati nell'autunno del 1978, contemporaneamente a Corrado Alunni e altri terroristi. Altri risultano latitanti: sono stati due di questi ad agire in via Archimede? Intanto a Mario Miraglia — dirigente provinciale del pdup e già candidato europeo — continuano a giungere espressioni di solidarietà e visite dei suoi compagni, del pei del psi e di altri partiti. Subito dopo l'attentato, il pdup ha emesso un comunicato di condanna deù'episodio e del terrorismo. Una pubblica manifestazione, con la partecipazione di esponenti politici e sindacali, di solidarietà a Miraglia e di condanna al terrorismo si è svolta ieri sera al Teatro Lirico. . Ornella Rota

Luoghi citati: Milano, Torino