Li chiamano lepri della Somalia ma sono i gatti di Brigitte Bardot
Li chiamano lepri della Somalia ma sono i gatti di Brigitte Bardot Si è aperta al Valentino l'esposizione felina internazionale Li chiamano lepri della Somalia ma sono i gatti di Brigitte Bardot Folla fra le gabbie per vedere da vicino decine di animali magnifici che mettono in mostra pellicce folte e profumate - La rivalutazione del randagio - Uno stand per la cosmesi Micio-m trio-mi fin sussurrati miao-miao urlati da torme di bambini, esclamazioni di stupore, sospiri. Questo il disarmonico concerto che hanno dovuto subirsi da mane a sera i duecento e passa gatti protagonisti., nelle sale della «Promotrice delle Belle Arti», al Valentino, della 39 Esposizione felina internazionale. Il concerto non ha registrato pause: mai un attimo attorno alle file di gabbie si è allentato l'assedio dei visitatori, lo spingispingi per poter ammirare, alleile fuggevolmente i magnifici animali, vaporosi nelle loro vo¬ lute di pelo spazzolate, cotonate, pettinate a iosa con amorevole cura dai proprietari. Tanta folla (per oggi round finale della mostra, gli organizzatori hanno preventivato un afflusso ancora maggiore) comunque non sembra avere imbaldanzito i gatti: indifferenti, sonnachiosi i più. Soltanto qualcuno ha ricambiato tra l'annoiato e il seccato, lo zelo del pubblico che picchiettava contro le sbarre e mugolava richiami affettuosi, accondiscendendo a l'arsi accarezzare frettolosamente o abbozzando al gioco. Molto più sensibili al fascino della marea di gente parevano i proprietari: tutti radiosi non appena qualche visitatore si informava del prezzo del loro felino, tutti prodighi di notizie sull'albero genealogico del proprio animale sui successi riportati nelle varie competizioni. Tra il pubblico, numerosi gli intenditori, la maggior parte però era composta da curiosi da famigliole in cerca di uno svago un po' diverso dal solito e nemmeno eccessivamente caro (il biglietto costa 2 mila lire). Parecchi anche i fotografi dilettanti: non devono aver incontrato soverchie soddisfazioni, essendo impresa abbastanza improba scattare la foto artistica in quella ressa. Per avvicinarsi a certe gabbiette, nel pomeriggio era necessaria tanta pazienza: code lunghe e lente dinnanzi a uno stupendo Siamese «punto-blu», dinnanzi a due «Europei... ad alcuni «Rex Devon». Gatti di tutte le razze, alcune poco note e. a sentire i commenti dei profani, non proprio belle. Un «Abissino» è stato gratificato di inverecondi paragoni con i gatti da cortile (il padrone per sua fortuna non ha compreso l'onta essendo straniero). Altri felini, per via del muso vagamente topino (non se ne vogliano i titolari, il giudizio è stato raccolto qua e là tra la gente) hanno suscitato, specie tra i bambini, stupori ironici. Apprezzatissimi. invece, e sono la maggioranza nella mostra, gli animali travestiti da palle di pelo ultrapettinato. Ressa attorno a quattro «minilepri» della Somalia: più che per la bellezza per il fatto che appartengono a Brigitte Bardot. Folla, ma abbastanza restia a mettere mano al portafoglio, al banco per la cosmesi del gatto rigurgitante di creme cremine, pomate, colliri, spazzole specializzate per il trattamento di numerosi tipi di polo. Anche ira le braccia di una bella ragazza mantengono il loro atteggiamento staccato e superbo
Persone citate: Brigitte Bardot, Rex Devon
Luoghi citati: Somalia
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