Arriva il Carnevale giapponese e (domani) approda a Viareggio

Arriva il Carnevale giapponese e (domani) approda a Viareggio Centomila turisti accorsi nella capitale della Versilia Arriva il Carnevale giapponese e (domani) approda a Viareggio NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VIAREGGIO — Centomila e più, dicono le cronache. Sono arrivati a frotte, coi treni e con gli autobus. Si sono accalcati ai botteghini, sgomitando, per comprare il diritto a tremila lire di risate. Hanno sofferto code ferragostane ai. caselli autostradali e combattuto fino all'ultimo parcheggio, indispensabile «viatico» alla loro voglia, nevrotica, di qualche ora di svago e di divertimento di massa. E' successo l'altra domenica per il Carnevale. Mai vista tanta gente, da vent'anni a questa parte. Mai visto, soprattutto al primo corso mascherato (che è sempre quello di «rodaggio»), un cosi gran mare di folla in cerca d'una parentesi di vita in cui dissacrare un po' tutto ed anche in cui affogare i problemi e le paure di ogni giorno. Una folla che ha colto in contropiede persino la oliatissima macchina dell'organizzazione, se è vero come è vero che. in qualche modo, ne è stata stravolta la sfilata stessa dei carri, delle mascherate e delle fanfare. Viareggio, in questi giorni, vive la sua seconda estate. Gli alberghi, sono pieni. «Abbiamo il problema di dove mettere la gente — dice Elio Pardi, segretario del comitato del Carnevale —. Per domenica prossima, stando al numero delle prenotazioni, avremo una situazione al limite». Elio Pardi conosce ogni segreto del Carnevale e da sempre ne è un attento osservatore (anche con una venatura un po' poetica) e cerca di dare un significato al fenomeno di questa eccezionale partecipazione della folla. Bisogno di aggregazione, prima di tutto. La gente, nella società in crisi, è insicura e lo dimostra cercandosi nella strada, nella piazza. Stando assieme. «Ma si vede anche — dice Pardi — un desiderio, che forse è bisogno, di partecipare: mai come quest'anno il pubblico si era trasformato da spettatore della sfilata a protagonista della grande festa della Versilia. Lo dimostra — sottolinea — lo strepitoso successo di uno dei carri maggiori, indubbiamente magistralmente costruito. per effetto dei movimenti e del colore, da Renato Verlanti. Ha per titolo "Vieni, vieni anche tu ". E' un grande pagliaccio che chiama la folla, unitamente ad una selva di Pierrot. a salire su tina nave che naviga nel mare della tranquillità. E la gente accetta l'invito con entusiasmo. Giovani e meno giovani, balzano sul carro per ballare con le maschere. Non seinbra questa una risposta agli interrogativi? La gente vuole la tranquillità, che vede allontanarsi, quasi perduta». Piace alla gente del Carnevale la satira ridanciana che. raccontando le cose che tutti leggiamo sui giornali, demistifica i «grandi»: cosi Arnaldo Galli, con il suo «Scherzando con le lacrime agli occhi» che mostra una allegoria di ..miracoli» di travestimento, sicché è possibile vedere calare nelle vesti di un angioletto, una volta la testa di Carter e l'altra quella di Breznev: la testa di Gianni Agnelli che passa da un busto in frac per infilarsi nella persona di un mugiko. mentre Berlinguer fa il viaggio inverso e indossa l'abito da alta società. Ride la gente per la trovata non troppo eccezionale, ma certamente di taglio popolarissimo, di Carlo Vannucci. con il suo «Fatti più in là- (le sorelle Bandiera) in cui i mascheroni di Andreotti. Craxi e Berlinguer non si risparmia-, no spintoni, senza riguardo per i ..partitini». E c'è l'Italia corrente, di tutti i giorni, con un gigantesco Renato Zero con dentro tutti i vizi (molti) e le virtù (poche) della società: dalla droga alle rivendicazioni del mondo gay, dalla crisi nelle fabbriche, alle inquietudini della giustizia. Ma al di là di tutti i ..cattivi» pensieri dei costruttori delle mascherate, la gente trova uno sfogo e si diverte. «Andare al Carnevale — dice Pardi — seme un po' da valvola di_ sfogo, per liberarsi. Domenica prossima, per il corso dedicato alla tv. saranno di scena anche i giapponesi, che ormai hanno "invaso"con la loro intrapredenza il nostro ed altri Paesi: li abbiaino inibitati. Avremo un gruppo fantastico di musica e danze proveniente da Kobe. Hanno accettato {Invito perché sono furbi, si fanno reclame: l'anno prossimo a Kobe terranno una grande esposizione universale per la quale hanno costruito quasi una seconda città*. E di giapponesi infatti, a Viareggio e in Versilia, ce ne sono tanti già in questi giorni. Un po' perché si tiene la settimana del film giapponese, un po' perché sabato ci sarà una grande manifestazione che vedrà impegnati i più famosi maestri di ikebana (arte floreale) in gara con gli italiani. Un po', infine, perché in Versilia da due o tre anni a questa parte, sulla scia di Isamu Muguci (che è l'Harry Moore giapponese) sono una infinità i nipponici che vengono a lavorare e a imparare l'arte del marmo nelle botteghe artigiane di Carrara. Querceta e Pietrasanta. Sempre nella giornata di sabato, in piazza Mazzini a Viareggio, ci sarà una grande esposizione di scultura giapponese. „ m

Luoghi citati: Carrara, Italia, Viareggio