Ebla, mitico impero inciso nell'argilla di Ferdinando Albertazzi

Ebla, mitico impero inciso nell'argilla Ebla, mitico impero inciso nell'argilla Giovanni Pettinato: «Ebla»' ed. Mondadori, pag. 324. lire 7000. Di Ebla si legge nella letteratura cuneiforme mesopotamica: Sargon, fondatore della Dinastia di Accad (2350-2150 a.C), conferma di averla sottomessa. Suo nipote NaramSin si fregia poi del titolo di «Conquistatore di Arman ed Ebla». Ma si tratta di esili tracce, che richiamano alla mente i famosi chicchi di grano, lasciati su di un percorso per riconoscere il tragitto del ritorno, nel frattempo però mangiati dagli uccelli. Niente in tutto, insomma, nemmeno indicazioni che valessero a localizzare questo mitico ..impero inciso nell'argilla», come Giovanni Pettinato chiama Ebla nella sua attenta ricostruzione delle fasi della scoperta e nella descrizione dei documenti ritrovati. Situata nella Siria settentrionale, a una settantina di chilometri da Aleppo e lungo la strada che porta a Damasco, Ebla era nascosta sotto una collinetta di circa settanta ettari: Teli Mardikh. la «collinetta Mardikh» appunto. Dal 1964. una volta localizzata, Ebla è stata meticolosamente e regolarmente scandagliata dalla Missione Ar-1 cheologica Italiana, coordinata dal professor Matthiae, che a partire dal 1974 ha intrapreso lo studio del palazzo reale della città. E' proprio del '74 il rinvenimento del primo lotto degli Archivi Reali: «In una starna, nell'ala nord-ovest del palasse reale, sono recuperati gli intagli lignei carbonizzati, dimostrazione della maturità artistica di Ebla nel III millennio, mentre nella starna adiacente, sparse sul pavimento, si trovano una quarantina di tavolette cuneiformi, i primi documenti rinvenuti in situ a Teli Mardikh». racconta Pettinato con trasparente partecipazione. L'importanza delle_ venti¬ mila tavolette — rotonde, dai due ai dieci centimetri di diametro, oppure quadrate, con gli spigoli smussati, di circa quindici centimetri di lato, che compongono gli Archivi Reali — è enorme. La prima sorpresa è venuta dalla lingua parlata dagli eblaiti: una fase arcaica delle lingue semitiche di nord-ovest, ceppo di cui fanno parte il fenicio e l'ebraico. Oltre a testi di carattere storico-amministrativocommerciale, da cui molto si deduce circa Inattività» di Ebla. sono venuti alla luce documenti capitali per comprendere il «peso» della cultura eblaita. Insieme con dizionari ed enciclopedie, molto caratterizzate, relative per esempio alle professioni, alle specie di uccelli e di pesci, sono comparsi veri e propri vocabolari. Sono soltanto le prime sorprese che ci ha concesso Ebla, una sorta di iceberg il cui fascino é ancora per gran parte inviolato. Ferdinando Albertazzi

Persone citate: Aleppo, Giovanni Pettinato, Matthiae, Pettinato, Sargon

Luoghi citati: Damasco, Siria