Il torrente Virginia Woolf di Masolino D'amico

Il torrente Virginia Woolf La grande contestatrice del vittorianesimo e le sue lettere Il torrente Virginia Woolf Virginia Woolf : »I1 volo della niente - Lettere 1888-1912... traci. Andrea Cane, ed. Einaudi, pag. 672. lire 24.000. Questo elegantissimo volume italianizza con garbo quello corrispondente della superba edizione annotata di tutte le lettere di Virginia Woolf curata da Nigel Nicolson e Joanna Trautmann, che rispettando uno strenuo piano di uscite ha già sfornato cinque dei previsti sei tomi. Fra qualche anno dunque anche tutte le circa 4500 lettere superstiti della Woolf saranno leggibili nella nostra lingua, stabilendo un record assoluto per un epistolario straniero. Potenza della voga per questa autrice, da viva avvezza alle piccolissime tirature! Fino a poco tempo addietro proporre a un editore una raccolta di lettere era il modo più sicuro per vedersi additare la porta. Alla presunta indifferenza dei lettori italiani per questo genere di ingresso nella vita più intima dei grandi, scrittori e non. è attribuibile la mancata disponibilità, a tutt'oggi. dell'epistolario completo, poniamo, di Giuseppe Verdi. Il gusto dev'essere cambiato clamorosamente, se si calcola che alcune migliaia di persone siano pronte a sbor sare una cifra totale superio re immaginiamo a centocin quantamila lire per poter leg gere tutte le lettere della Woolf. E non si sarà fatto al fidamente) sugli anglomani in grado di leggere l'inglese, che si saranno procurati da tem po l'edizione originale. La grande contestatrice del vittorianesimo fu figlia del se colo di suo padre nel bisogno quasi maniacale di scrivere, scrivere, scrivere. Non meno che in quelle di Dickens o del suo parente Thackeray. nelle sue vene doveva scorrere in chiostro. Per decenni a una indefessa attività di saggista (fu una delle colonne del glorioso Times Llterary Supplementi, a una instancabile incontentabilità di romanziera (tutti i suoi libri venivano riscritti molte volte prima di vedere la luce), a una perenne effusione di diarista (anche i diari, di cui il marito diede estratti limitatamente ai temi letterari — lo stupendo Diario di una scrittrice, oggi ripubblicato negli Oscar Mondadori, trad. Giuliana De Carlo, pag. 471. lire 3000 — stanno uscendo in Inghilterra e in America: esistono già quattro dei previsti sei volumi; Einaudi annuncia la traduzione anche di questi). Virginia Woolf aggiunse una torrenziale pratica di epistolograf a. Tante delle sue lettere sopravvivono perché, come os¬ serva Nigel Nicolson. i suoi corrispondenti amarono conservarle in virtù del loro contenuto. Infatti è soprattutto nelle lettere che rivive qualcosa della vivacità, dello spirito, della passione, della mutabilità di questa scrittrice, i cui lavori destinati alla stampa spesso hanno almeno in superficie una veste più solenne e meno affabile. Naturalmente le lettere rimaste sono più numerose per gli anni della maturità: questo volume copre un periodo corrispondente alla prima metà della biografia della Woolf ad opera di Quentin Bell: per la seconda metà ci saranno dunque ben cinque volumi. Benché di enorme interesse per i woolfiani, è anche il volume meno godibile della serie. Virginia Woolf non era ancora Virginia Woolf in nessun senso. Anagraficamente lo diventa col matrimonio solo nelle ultimissime pagine; come scrittrice nel periodo non pubblica che un libro, destinato a essere messo in ombra dai successivi. Appare anche alla ricerca di uno stile, e prova vari toni con i suoi interlocutori, qui ancora quasi tutti di sesso femminile (fa eccezione il cognato Clive Bell, le lettere al quale passano da un formalismo atteggiato da prima della classe a un tono di disinibita complicità). Si consumano le prime grandi, divoranti amicizie, qui con donne più anziane: Madge Vaughan e poi Violet Dickinson. Passano talvolta, colti magari con occhio malizioso, gli ultimi mostri sacri frequentatori del compassato ambiente intellettuale paterno: memorabile una visita a Henry James (lettera 380). Rimane francamente un'incognita quale sarà la reazione del nostro pubblico, presumibilmente non troppo iniziato, a una tale massa di materiale, e al problema di come fruirne. Ha un senso leggere tutte insieme lettere scritte a intervalli di mesi, in stati d'animo diversissimi, ecc.? A edizione terminata ci si augura l'intervento di un intelligente antologizzatore. Frattanto si può spigolare qua e là, leggendo ogni tanto (ossia facendo come quando arrivano delle lettere per davvero); oppure scambiando segnalazioni con gli amici: -leggi la 429,.; «hai visto la 29(5.. ? Masolino d'Amico Virginia Woolf in un'immagine che risale al 1903

Luoghi citati: America, Inghilterra, Potenza