Baiti Sadr fa liberare il ministro e chiede poteri contro l'anarchia

Baiti Sadr fa liberare il ministro e chiede poteri contro l'anarchia Il responsabile dell'Informazione arrestato dagli studenti Baiti Sadr fa liberare il ministro e chiede poteri contro l'anarchia Il neopresidente iraniano deciso a porre fine alla lotta fra centri di potere - Neppure il procuratore generale di Teheran conosceva le accuse a Minachi - Chi appoggia gli studenti NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEHERAN — L'elezione a schiacciante maggioranza di un presidente della Repubblica, la sua investitura da parte di Khomeini. i ripetuti appelli del/imam a serrare i ranghi attorno al capo dello Stato non hanno dato grandi risultati: i vari centri di potere continuano ad esistere, agire e combattersi l'un l'altro, come prima. L'altro giorno un ministro. Nasser Minachi. è stato arrestato, come si ricorderà, in piena notte, dopo essere stato accusato alla televisione dagli studenti islamici di «collaborazionismo con il nemico... // giorno successiv>o, il procuratore generale della Repubblica ha annunciato che il suo ufficio non aveva emesso alcun mandato di cattura, e ha dichiarato di ignorare i motivi dell'incarcerazione di Minachi nel carcere di Evin. Gli studenti allevano rifiutato di dare alla stampa la fotocopia dei documenti trovati nell'ambasciata americana che secondo loro, proverebbero la colpevolezza del ministro dell'Informazione; e sino a mercoledì sera, neppure il procuratore aveva aimto copia dei documenti d'accusa. L'agenzia Pars, sottoposta alla supervisione di Minachi. ha diffuso una lunga dichiarazione del ministro, rilasciata, seìnbra. pochi minuti prima dell'arresto. Minachi ha detto di aver avuto notizia delle accuse soltanto perché aveva avuto la «fortuna» di essere davanti alla televisione mentre gli studenti le leggeva- i e ' e^ a n o i , e e l a l no. Si è difeso ricordando il suo passato di resistente al regime dello Scià, ha ammesso di aver avuto contatti con membri del Congresso e dell'ambasciata americani in quanto membro del Comitato iraniano per i diritti umani, ma dì non essere sceso a patti con il nemico. I rapporti positivi fatti su di lui dagli Usa, ha concluso Minachi, riflettevano soltanto le opinioni «false e deformate» degli americani, e non possono quindi servire ad incriminarlo. «E' giusto — si è chiesto — che un uomo come me. che ha dedicato la propria vita all'Islam e alla lotta contro lo Scià, sia diffamato in questo modo?... Bazargan. ex primo ministro e membro del Consiglio della rivoluzione, si è indignato: «Quei signori (gli studenti) agiscono contro la rivoluzione, contro l'Islam, contro l'imam», e ha chiesto che a Minachi e a Entezzam (ex ambasciatore a Stoccolma, anch'egli incarcerato per «collusione con il nemico»; venga data la possibilità dì difendersi pubblicamente. Mercoledì sera il presidente della Repubblica ha chiesto al Consiglio della rivoluzione di ordinare la scarcerazione di Minachi. E all'alba di ieri un gruppo di miliziani è andato alla prigione di Evin ed ha riaccompagnato Minachi a casa sua. Bani Sadr aveva duramente condannato il «gesto tirannico» di quei «ragazzi» e aveva messo in guardia il Paese contro «l'anarchia... I «ragazzi» conservano il sangue freddo, non rispondono agli «insulti.., anzi, si direbbe che ignorino l'elezione del presidente della Repubblica. E' chiaro che non amano Bani Sadr, che secondo loro cerca un «compromesso» con gli Stati Uniti. Pur essendo tsempre più isolati, continuano ad avere appoggi politici occulti. I partiti di sinistra (maoisti esclusi) vedono in loro la punta di diamante della lotta contro gli Usa. Gli studenti approffittano dell'indulgenza di una parte del clero e della benevolenza della radiotelevisione, che sino ad oggi Ila ga rantito loro il libero accesso per denunciare uomini politici, ai quali però ha rifiutato i mezzi di difendersi. Una discriminazione che si spiega anche con la presenza al vertice dell'organismo, delfhojatoleslam Khoini, protettore riconosciuto degli studenti e «agente dì collegamento» fra questi e Khomeini Considerato responsabile del «sabotaggio» alla televisione, che non aveva sufficiente mente diffuso la cerimonia dell'investitura di Bani Sadr. Khoini ha annunciato martedi che si sarebbe dimesso. Ma il giorno successivo si è appreso che ZTiojatoleslam anei>a rinunciato soltanto al titolo di «rappresentante speciale dell 'imam., e conservato il suo incarico nel Consiglio superiore della radiotelevisione. Ruolo del quale ha approfittato per censurare le dichiarazioni del presidente della Repubblica contro gli studenti e la lettera di protesta inviatagli dall'ufficio di coordinamento del capo dello Stato, il quale lo accusava di mentire: Khoini, infatti, afferma di non essere stato informato del giuramento di Bani Sadr. II presidente, deciso a porre fine a//'«anarchia... è andato ieri in ospedale da Khomeini per chiedergli, in pratica, pieni poteri. L'imam, con la sua decisione, rivelerà se vuol realmente sopprimere i vari «centri di potere», o se è ispiratore della «rivoluzione permanente» degli studenti. Eric Rouleau Copyright I* Monde e per l'Italia l.a Stampa pc

Luoghi citati: Entezzam, Italia, Stati Uniti, Stoccolma, Teheran, Usa