Filo di speranza tra le due Coree

Filo di speranza tra le due Coree OSSERVATORIO Filo di speranza tra le due Coree Su una delle frontiere più calde del mondo, quella che lungo il 38' parallelo divide le due Coree, mercoledì si è parlato di pace e di riunificazione. O per meglio dire: si sono cercati i modi per avviare il discorso della pace e della riunificazione. E' stato un incontro di un'ora, fra due diplomatici a capo di delegazioni ristrette, piuttosto freddino a giudicare dalle scarne informazioni dei portavoce. Ma un .irimo risultato è stato raggiunto. Da ieri notte è riaperta la linea telefonica airetta fra Seul e Pyongyang, che taceva da tre anni e mezzo. Cioè dai giorni in cui. proprio nella stessa Panmunjom che ha visto il riaggancio NordSud, l'ennesimo incidente portava all'uccisione di due ufficiali americani. C'è anche un secondo risultato: i colloqui andranno avanti, il prossimo è già fissato per il 19 febbraio. E da questi colloqui che dovrebbe venir fuori lo sviluppo decisivo, un incontro fra i due primi ministri, il sudista Shin Hyon-hwack e il nordista Li Jong-pil. Sarebbe la prima volta, in assoluto, nella storia di questo Paese tagliato in due. Ma già si registrano i primi contrasti, sul luogo della conferenza e sulla composizione delle delegazioni. Seul propone Ginevra, e delegazioni ristrette. Pyongyang preferisce riunioni alternate nelle due capitali, e delegazioni più folte. Sono ostacoli non certamente insormontabili, anche se la storia della diplomazia asiatica induce a qualche cautela. L'incontro di mercoledì a Panmunjom nasce dall'incrociarsi di due iniziative. Un anno fa il presidente sudcoreano Park lanciava l'idea della ripresa di un dialogo Nord-Sud. Un mese fa il primo ministro nordco- rcgrmgtPdac reano Li scriveva al suo collega di Seul chiedendogli d'incontrarlo. Di qui la riunione preparatoria di mercoledì e le altre che seguiranno. Molte cose sono cambiate, fra la prima proposta di Park e quella più recente dei nordisti. Tutto ruota attorno alla sanguinosa congiura di ottobre, che vide Park cadere sotto il fuoco di un «fedelissimo... il capo dei servizi segreti. Da allora la situazione politica al Sud è in movimento, e non soltanto quella: basti pensare allo scontro ai vertici delle forze armate per il controllo della difficile transizione. Gli Stati Uniti, che hanno 40 mila uomini schierati lungo il fatidico parallelo, premono insieme per una liberalizzazione a Seul e per la stabilità regionale. Ma ci sono ragioni più generali, che spingono verso la soluzione pacifica del problema coreano. Da una parte gli interessi economici che hanno legato molti Paesi, primo fra tutti il Giappone, al destino di quella potenza economica che è ormai diventato il Sud. Dall'altra la delicata posizione del Nord, che ha frontiera comune con la Cina, ma anche con l'Unione Sovietica. Quest'ultima condizione geografica può anche comportare determinati rischi, come insegna l'Afghanistan. Ora. se in generale l'avventura delle divisioni sovietiche a Kabul ha provocato, per Mosca, una grave caduta d'immagine nel Terzo Mondo, forse si può dire in particolare che essa contribuisce. a Pyongyang, alla revisione di una strategia complessivamente superata, perchè basata sui fattori diversis simi degli anni 50. in parti colare sull'amicizia russo cinese. Alfredo Venturi Kim 11 Sting: ili nuovo telefono diretto con Seul

Persone citate: Alfredo Venturi Kim

Luoghi citati: Afghanistan, Cina, Giappone, Ginevra, Kabul, Mosca, Stati Uniti, Unione Sovietica