Sfratti: sul voto ancora incertezza

Sfratti: sul voto ancora incertezza li pdup annuncia 400 emendamenti ROMA — E' ancora incerta la sorte del decreto-bis di proroga degli sfratti, che deve essere convertito in legge, pena la sua decadenza, entro il 16 febbraio. La Commissione Giustizia e Lavori pubblici della Camera ha approvato ieri in sede referente il provvedimento con alcune modifiche al testo originario. A favore hanno votato i partiti della maggioranza e il psi, astenuti i comunisti e i missini, contro i radicali. Ma il guaio è che il pdup non ha partecipato alla votazione, riservandosi di presentare in aula domani 400 emendamenti già proposti contro il precedente provvediménto di proroga, poi ritirato dal governo. Dati i ristretti margini di tempo, la decisione del gruppo demoproletario, a meno dì ripensamenti, rischia di far saltare il decreto in quanto il dibattito a Montecitorio risulterebbe interminabile; e questa volta non è detto che il governo sia disposto a mettere in piedi un terzo provvedimento, con il conseguente rischio di lasciare almeno trentamila famiglie senza una casa all'improvviso. Il sottosegretario alla Giustizia, Gargani. parlando a nome del governo, ha fatto presente questo pericolo e ha ribadito che l'approvazione del decreto è urgente anche per le gravi difficoltà che l'edilizia attraversa dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Bucalossi. «Tutte le forze politiche che guardano agli interessi del Paese — ha aggiunto Gargani — non possono non essere d'accordo sull'approvazione del decreto». Rispetto al testo originario del decreto-bis, la Commissione parlamentare ha introdotto, come detto, alcune importanti modifiche come quelle, presentate dallo stesso gover¬ no, che agevolano l'edilizia pubblica e aggiornano i livelli delle fasce sociali che possono accedere al credito agevolato per l'acquisto di una casa: il tetto del reddito annuo, che prima era di 10 milioni è stato portato a 12 milioni. Lo stanziamento complessivo è di oltre 1500 miliardi di lire. Nessuna variante è stata invece decisa circa un ulteriore spostamento della data di proroga degli sfratti, come richiesto dalle sinistre. Il governo si è comunque riservato di dare una risposta in aula alle sollecitazioni di comunisti e socialisti. Il calendario degli sfratti, almeno per il momento, rimane cosi fissato: OL'esecuzione del provvedimento di rilascio degli immobili adibiti a uso di abitazione è sospesa fino al 30 aprile 1980. Il blocco degli sfratti è totale fino al 29 febbraio 1980. mentre per il periodo 1 marzo-30 aprile non si applica ai seguenti casi: a) morosità non sanata dell'inquilino: b) improrogabile ed urgente necessità del proprietario a rientrare in possesso dell'appartamento: c) disponibilità dell'inquilino a trovare immediatamente un'altra abitazione idonea: d) risoluzione del contratto per gravi inadempienze contrattuali; e) quando il reddito complessivo della famiglia dell'inquilino superi gli 8 milioni di lire annui. e Il nuovo calendario degli sfratti prevede che quelli divenuti esecutivi dal 1 luglio 1975 al 29 luglio 1978 non possano essere eseguiti prima del 1 luglio 1980 secondo i seguenti criteri: a) per i provvedimenti divenuti esecutivi dal 1 luglio 1975 al 30 giugno 1976. gli sfratti dovranno farsi tra il' luglio e l'ottobre 1980: b) per i provvedimenti divenuti esecutivi dal 1 luglio 1976 al 30 giugno 1977. gli sfratti dovranno farsi tra il novembre 1980 e l'aprile 1981: c) per i provvedimenti divenuti esecutivi dal 1 luglio 1977 al 29 luglio 1978 (data di entrata in vigore dell'equo canone), gli sfratti andranno fatti dal maggio all'ottobre 1981. Il decreto prevede inoltre una sovvenzione, su espressa richiesta degli interessati di un milione di lire agli inquilini morosi con redditi non superiori complessivamente a 4 milioni e mezzo annui per aiutarli a saldare gli affitti non pagati. Ai Comuni con popolazione superiore ai 350 mila abitanti è attribuita la somma di 400 miliardi per l'acquisto di alloggi da dare in affitto agli sfrattati. Altri 1000 miliardi saranno concessi sotto forma di mutui destinati a finanziare la costruzione di case popolari. Emilio Pucci Sfratti: sul voto ancora incertezza

Persone citate: Bucalossi, Emilio Pucci, Gargani

Luoghi citati: Roma