Duo bambini spacciavano droga por incarico di mamma e papà

Duo bambini spacciavano droga por incarico di mamma e papà Credevano che si trattasse di «zucchero bruno» Duo bambini spacciavano droga por incarico di mamma e papà Tutte le mattine a Genova ricevevano un pacco di bustine che dovevano consegnare ad amici, davanti alla scuola, in cambio di denaro GENOVA — Due ragazzini genovesi, fratello e sorella, sono stati impiegati come «mini-corrieri» dell'eroina a loro insaputa: i genitori, che con uno zio sono stati arrestati due giorni fa dai carabinieri, erano gli ideatori del losco traffico, che si svolgeva sul filo di uno schema molto semplice. Tutte le mattine. Bruno Giannelli, 37 anni, e la moglie Caterina Mulonia, di 34 anni, entrambi genovesi, consegnavano ai figli. Davide, di 14 anni, terza media, e Diana, di 11, quinta elementare, alcune bustine d'una sostanza scura indicata come «zucchero». Gli ordini dei genitori erano perentori. Non si doveva toccare «quella roba», né mostrarla ai compagni. All'uscita dalla scuola c'era sempre qualche «amico», spesso ragazzi e ragazze molto giovani, i quali ricevevano le bustine e versavano ai due bambini grosse somme di danaro. A casa, Davide e Diana consegnavano puntualmente i soldi e ottenevano mance generose da papà e mamma. I piccoli «corrieri» erano insospettabili e. sulla base delle indagini svolte dai carabinieri, sembra che il «giro» rendesse ai coniugi Giannelli oltre 500 mila lire al giorno. Un loro complice, il fratello maggiore del Giannelli, Giovanni, di 49 anni, è stato a sua volta arrestato. I Giannelli erano già conosciuti dalla polizia e dai carabinieri come tossicodipendenti. In passato erano stati denunciati come spacciatori al minuto. In pratica, non svolgevano un lavoro stabile: avevano gestito, per qualche tempo, un night nella zona di Sestri Ponente, la parte della città controllata dal «clan degli slavi». Gli affari, però, non andavano bene e i Giannelli furono costretti a chiudere il locale. Dopo aver girovagato in diversi quartieri, cambiando continuamente casa per sfuggire ai creditori, s'erano stabiliti in via della Maddalena, nel centro storico. Bruno Giannelli e la moglie, a quanto sembra, col passare dei mesi erano caduti nella rete degli spacciatori. Avevano bisogno di consumare tre-quattro grammi di eroina al giorno: ci volevano tre¬ centomila lire. Per procurarsi il denaro necessario ad acquistare la droga hanno cosi «inventato» la distribuzione tramite i due bambini. Oltre l'eroina in bustine, fornivano ai loro clienti metadone e «norfin», un farmaco che si somministra sotto controllo medico per superare le crisi di astinenza da droga. I carabinieri hanno trovato flaconi di metadone e «nor- fin» nella perquisizione dell'appartamento dei Giannelli. I due bambini, affidati alla polizia femminile che ne ha avuto cura in questi giorni, sono stati poi consegnati ai nonni. Sono preoccupati e spaventatai. Davide, il maggiore, ha lasciato capire di aver sempre sospettato che nelle bustine non c'era affatto «zucchero bruno» come gli diceva suo padre. p. [.

Persone citate: Bruno Giannelli, Caterina Mulonia, Giannelli

Luoghi citati: Genova