C'è un aereo da trenta posti nei programmi delVAeritalia

C'è un aereo da trenta posti nei programmi delVAeritalia Il progetto messo a punto & Pomigliano d'Arco C'è un aereo da trenta posti nei programmi delVAeritalia Dovrebbe volare entro l'83 - Adatto ai collegamenti a breve raggio Previsti 350400 esemplari - Interesse nei Paesi in via di sviluppo NAPOLI — L'Aeritalia ha in progetto un aereo a breve raggio che, se tutto andrà come sperano i tecnici dell'azienda di Pomigliano d'Arco (appartenente alla Finmeccanica, del gruppo Iri, 9500 dipendenti, uno stabilimento anche a Torino), volerà alla fine del 1983. Il velivolo, contrassegnato per ora dalla sigla AIT230, dovrebbe avere una capacità di 30 passeggeri (o 3,5 tonnellate di carico pagante), una velocità di crociera di poco meno di 400 chilometri l'ora, un'autonomia di 900 chilometri: avrà, ala alta, carrello retrattile e sarà spinto da due turboeliche «Pratt & Whitney» da 1175 cavalli ciascuna. «Si tratterà più precisamente di una famiglia di aerei — dice Vincenzo Conticelli, direttore dell'ufficio studi dell'Aeritalia — poiché è prevista fin da ora la possibilità di ricavarne successivamente un modello da 40-42 posti o anche più-. , L'aereo progettato dall'Aeritalia dovrà, essere semplice, robusto, versatile, di facile manutenzione, a basso consumo, poco inquinante. Soprattutto dovrà essere adatto all'impiego su brevi tratte, su piccoli aeroporti. Nel progettarlo si è pensatp. da un lato. all'impiego nei collegamenti di «terzo livello» nei Paesi più sviluppati (dove per brevi tratti i jet sono antieconomici), e. dall'altro, ai Paesi in sviluppo dove le attrezzature aeroportuali sono precarie. Il settore degli aerei a breve raggio presenta buone prospettive in un momento in cui l'aviazione commerciale, a causa del forte aumento del prezzo del carburante, sta riesaminando a fondo i propri indirizzi, con l'obiettivo principale di abbassare i costi. L'Aeritalia calcola che vi sia un mercato capace di assorbire nel giro di 15 anni circa 1500 aerei «commuter». adatti cioè ai brevi collegamenti. A questo mercato guardano in molti: la De Havilland. che nel campo ha una lunga esperienza con il «Dash» e con il più piccolo «Twin Otter». ha in cantiere un aereo di 30-36 posti, che dovrebbe essere pronto per la fine dell'82: la «Fairchild» e la «Saab-Scania» hanno deciso di costruire insieme un aereo a breve raggio per trasporti locali, capace di una trentina di passeggeri e hanno annunciato che esso volerà entro il 1984: sempre nell'84 dovrebbe entrare in servizio l'.<Embraer Brasilia» da 30 passeggeri. E' quindi in atto una corsa contro il tempo per ipotecare il mercato. Per quanto riguarda l'Aeritalia entro un anno e mezzo, secondo Conticelli, il progetto sarà definito: nel frattempo è in corso la ricerca sugli sbocchi di mercato (la Cina, in particolare, si è mostrata molto interessata, una delegazione arriverà a Pomigliano d'Arco in marzo). Se la risposta dei mercati sarà stata positiva il programma potrà passare alla fase esecutiva. L'obiettivo è quello di produrre da 350 a 400 esemplari. L'Aeritalia sta ora cercando un partner da associare all'impresa: contatti con il Giappone non hanno dato esito. «L'ideale — dice Conticelli — sarebbe un socio americano perché faciliterebbe le vendite negli Stati Uniti, che rappresentano il 50% del mercato; ma ci interessa anche un socio nel Terso Mondo, in considerazione dei minori costi-. Le prime consegne dell'AIT^O dovrebbero avvenire nella primavera dell'85: per* accelerare i tempi, i tecnici dell'Aeritalia hanno previsto di saltare la fase della costruzione di un prototipo. -Lavoreremo al massimo su dei simulacri poi passeremo immediatamente alla realizzazione dei primi esemplari», dice Conticelli. Vittorio Ravizza

Persone citate: Conticelli, Dash, De Havilland, Fairchild, Vincenzo Conticelli, Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Brasilia, Cina, Giappone, Napoli, Stati Uniti, Torino