Domani la giunta esamina la sentenza che ha sconvolto i piani per l'edilizia

Domani la giunta esamina la sentenza che ha sconvolto i piani per l'edilizia Domani la giunta esamina la sentenza che ha sconvolto i piani per l'edilizia «La sentenza della Corte Costituzionale che annulla il sistema degli espropri previsto dalla legge numero 10 dell'ottobre '77. (la cosiddetta legge Bucalossi) sconvolge tutti i piani per l'edilizia economica popolare. Faccio un esempio; un terreno del centro cittadino, che, in base ai contestati articoli 16 e 17, sarebbe costato circa 10 mi/a lire al metro quadro, a prezzo di mercato dovrà essere pagato circa 200 mila lire». E' il commento dell'assessore all'Urbanistica, arch. Radicioni. il quale, come tutti gli amministratori italiani di enti locali è stato preso in contropiede dalla sentenza della Corte. Ma c'è di più. salta anche la convenzione quadro regionale per il trasferimento delle industrie dai centri congestionati in nuove aree di sviluppo. Con una sola frase («Le aree devono essere remunerate in modo serio e non a prezzi agricoli») la Corte Costituzionale ha cambiato tutto: «Si ritorna indietro di oltre dieci anni. Si privilegia la proprietà contro l'interesse collettivo». Mentre il Comune sta valutando il problema (domani se ne discuterà forse in giunta e martedì in Consiglio) per affrontarlo nella sede più generale dell'Anci (Associazione Comuni d'Italia), vi sono già numerose proteste e prese di posizione. Per il Sunia. il provvedimento è «una minaccia alle conquiste del movimento di lotta per la casa ed una riaffermazione della legittimità di speculare a danno della collettività». A livello locale questa sentenza bloccherà «la possibilità di costruire gli 8 mila nuovi alloggi di edilizia economico-popolare previsti per l'SO-'Sl e renderà vano il progetto per la costruzione di altri 8 ?ni(a nel triennio successivo». Questo mentre in pretura, entro aprile, si dovranno discutere 1300 richieste di sfratto (l'80 per cento delle quali potrebbe di ventare esecutivo entro lo stes so mese) e mentre 17 mila aventi diritto hanno fatto richiesta d'una casa. L'Unioncop chiede che il governo, le forze politiche e le componenti sociali interessate si adoperino per «la generale reimpostazione di una politica urbanistica del Paese che tenga conto della reale situazione in cui, oggi, per errori passati, si trovano Regioni e Comuni». •Se il governo — aggiunge l'U nioncop — si limitasse a colmare il vuoto legislativo determinato dalla sentenza sema riconside rare il problema, si detennine rebbe un ulteriore aggravamento della situazione dell'abitazione in Italia e. particolarmente, nei centri demograficamente più congestionati». Secondo la Lega per le autonomie anche se «un giudizio complessivo potrà essere formulato solo dopo un'attenta lettura della sentenza, non si può tuttavia non considerare il rischio politico di un atto che, vanificando le norme sull'esproprio previste dalla legge Bucalossi, può innescare un processo di generale arretramento del quadro normativo delineatosi in questi ultimi anni nel Paese».

Persone citate: Bucalossi, Radicioni

Luoghi citati: Italia