Ormai esplicite le accuse di Tunisi alla Libia per gli scontri di Gafsà

Ormai esplicite le accuse di Tunisi alla Libia per gli scontri di Gafsà Un combattente catturato era stato addestrato da Tripoli Ormai esplicite le accuse di Tunisi alla Libia per gli scontri di Gafsà PARIGI — Le accuse alla Libia di essere stata la principale responsabile dei sanguinosi combattimenti di Gafsa in Tunisia hanno ricevuto ieri nuovo impeto dalla testimonianza di un tunisino fatto prigioniero nel corso dei combattimenti raccolta e trasmessa dalla radio nazionale francese «France-Inter». Il prigioniero ha detto di essere stato addestrato alle armi in una caserma libica dove era stato inviato da un reclutatore tunisino il quale l'aveva allettato con la proposta d'un salario triplo di quello percepito normalmente in Tunisia. Egli ha detto che nella caserma si addestravano diversi gruppi di uomini per impieghi specifici: nel Sudan in Egitto, nel Sahara occidentale, in Siria. Ha risposto negativamente quando gli è stato chiesto se nella stessa caserma venissero addestrati uomini per eventuali interventi in Europa. RABAT — Le informazioni provenienti da Tunisi, secondo cui il Marocco avrebbe fornito un «aiuto logistico- alla Tunisia per permettere di ristabilire la calma a Gafsa. sono definite «molto verosimili « da alcuni ambienti militari marocchini. Questi ambienti considerano tale aiuto «in ogni caso conforme ai grandi princìpi dei sovrano, che non ha mai rifiutato l'appoggio del Marocco ai Paesi fratelli ed amici die lo sollecitano per respingere le aggressioni straniere di cui essi sono stati oggetto». I giornali marocchini, che sono stati fra i primi a stigmatizzare l'atto di forza contro Gafsa osservano un mutismo totale sull'eventuale invio di materiale logistico marocchino in Tunisia ma dedicano ampio spazio alle accuse del primo ministro. Hedi Nouira. contro il presidente Gheddafi. Tunisi. Due agenti di polizia arrestano un giovane del collimando di Gafsa (Telefoto A.p.)

Persone citate: Gheddafi, Hedi Nouira