Che si fa contro l'inflazione?

Che si fa contro l'inflazione? La contingenza è scattata di otto punti Che si fa contro l'inflazione? Segnali che l'inflazione si intensificava, si sono avuti a partire dalla seconda metà dello scorso anno. Ad ottobre l'aumento dei prezzi al consumo è stalo del 2.5 per cento circa. Altrettanto in novembre. Il governo ha reso noto, a commento di quei dati, che si trattava di andamenti eccezionali e che ben presto si sarebbe tornati ad aumenti dei prezzi più contenuti e dell'ordine dell'uno per cento al mese. Anzi, l'aumento medio dei prezzi nelì'SO sarebbe stato inferiore a quello del '79. In gennaio a Torino i prezzi al consumo sono aumentali del 3 per cento. Allora ci si è domandati se il governo avrebbe assunto un atteggiamento meno condiscendente ris/ietto ai problema. Il governo non ha assunto alcun atteggiamento: non una riunione dei ministri economici per mettere a putito una terapia dell'inflazione, non .una sollecitazione alle parti sociali ad affrontare con urgenza il nodo della scala mobile secondo gli impegni che aveva chiesto a Con/industria e sindacati alla fine del dicembre scorso. In quella occasione il presidente del Consiglio aveva chiesto alle parti sociali che nel tempo di un mese cercassero di concordare tra loro una modifica del meccanismo della scala mobile, quanto meno per la parte che riguarda la sterilizzazione degli aumenti dei prezzi petroliferi nei loro riflessi. Il mese è trascorso senza che tale accordo sia intervenuto: ma da Palazzo Chigi non un cenno di vita su questo tema. Completati i calcoli sul costo della vita nell'ultimo trimestre, la scala mobile è scattata di otto punti, e ieri è stato reso noto che a Milano nel gennaio i prezzi sono cresciuti del 4 percento. A quali livelli deve arrivare l'inflazione perché il governo riconosca che il problema sta assumendo dimensioni drammatiche? E' del tutto inutile, se manca una politica economica, adeguata, che i ìninistri si affannino a dire che la lira non sarà svalutata. A questo ritmo di inflazione la svalutazione sarà inevitabile. In secondo luogo nessuno può sottovalu-tare le conseguenze sociali di un ritmo di aumento dei prezzi della dimensione che il fenomenosta assumendo in specie a danno dei redditi non coperti, o poco coperti, da indicizzazione. Si cominciano a vedere nei mercati dei prodotti alimentati le conseguenze dell'impoverimento di vaste categorie di cittadini conseguente a processi inflazionistici cosi estesi e improvvisi A questo punto una do'man-< da deve essere rivolta ai governo: che cosa si aspetta a mettere a punto una politica economica che abbia come obiettivo principale e fondamentale quello di riportare sotto controllo la dinamica dei prezzi? Giorgio La Malfa

Persone citate: Giorgio La Malfa

Luoghi citati: Milano, Torino