La dc: «Il pci pone troppe condizioni»

La dc: «Il pci pone troppe condizioni» Si complica il dialogo sul dopo-Cossiga La dc: «Il pci pone troppe condizioni» Salvi, vicino a Zaccagnini, replica a Chiaromonte: «Le pregiudiziali poste dai comunisti vanificherebbero l'iniziativa repubblicana» - Accordo di Forze nuove e amici di Colombo per il congresso - Ieri Longo (psdi) da Cossiga ROMA — Per Zaccagnini. il pei ora non pone più una, ma ben due ..pregiudiziali» per andare al governo; il «braccio di ferro» tra i due partiti più forti, anziché allentarsi, s'inasprisce sino a riproporre il problema della salvezza della legislatura. La segreteria de ha infatti immediatamente risposto all'articolo di Chiaromonte su Rinascita, articolo che ha gettato un'ombra fortemente negativa sul «grande negoziato» proposto dai repubblicani. Zaccagnini ha incaricato uno dei suoi più stretti collaboratori, l'onorevole Salvi, di replicare al pei (il quale non andrà al negoziato se il congresso de non dirà «si» ai comunisti al governo) con durezza ma senza rompere le fila di un dialogo che si annuncia complesso e difficile. «Mi ero sembrato — ha dichiarato Salvi — che la proposta dei pri fosse quella di ricercare dopo il congresso de una verifica fra tutti i partiti dell'arco costituzionale che, abbandonando le varie pregiudiziali, approfondisse gli aspetti politici della situazione". «Ora — precisa il portavoce della segreteria de — dalla risposta di Chiaromonte appare die il pei pensi di arrivare a tale incontro con due pregiudiziali: quella nota, "o al governo o all'opposizione", euna nuova, "al governo ma sulle nostre posizioni"». «Se così fosse, evidentemente — si precisa da piazza del Gesù —verrebbe vanificata la proposta del pri e tutte le responsabilità della possibilità di non interrompere la legislatura verrebbero rovesciate sul psi. Nessuno pretende di fare esami ad altri, ma è naturale che una maggioranza e un governo possano costituirsi solo su posizioni omogenee». Tali precisazioni hanno già fatto saltare il negoziato? La de dice di no: il «confronto» senza pregiudiziali era e rimane la linea del partito. «La de — conclude infatti Salvi — attraverso il proprio congresso presenterà le sue proposte e su queste tutti insieme ci si dovrà confrontare ciascuno con la propria tradizione, coi propri valori e le proprie soluzioni. C'è da augurarsi che il pei prima di allora rifletta sui discorsi che vanno facendosi in questi giorni nel dibattito politico tra i partiti e tenga conto delle posizioni che i vari partiti vanno esprimendo per arrivare all'incontro senza pregiudiziali». Al congresso de mancano due settimane. L'attenzione è dunque tutta puntata su quell'avvenimento, sia dall'interno sia dall'esterno del partito più forte. Dall'interno, ci sono due novità. L'intervento, molto netto, di alcuni autorevoli esponenti dell'«area Zac» (Galloni, Bodrato, Granelli) che. di fronte alla ridda di nomi sul prossimo nuovo segretario de, hanno voluto tagliar corto precisando che «prima deve essere decisa la linea politica, poi l'organigramma». «Confermiamo che i discorsi di potere fatti sulla testa dei delegati non ci riguardano — dice una loro nota —. G'i incontri sinora svolti e quelli che seguiranno sono stati e saranno indirizzati esclusivamente alla verifica delle posizioni poli tiche». La seconda novità riguarda due correnti che non vanno assolutamente d'accordo con l'«area Zac»: Forze nuove di Donat-Cattin e gli amici di Emilio Colombo. I due gruppi hanno raggiunto una intesa politico-operativa in vista del congresso. «Ciò non significa — ha precisato il colombiano Picchioni — annullare l'identità dei singoli gruppi, che rimangono tali». Da piazza del Gesù a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Cossiga (che continua a riscuotere sempre maggiori consensi per la segreteria de) si è incontrato ieri con il più convinto dei sostenitori del governo: il leader del psdi Pietro Longo. Secondo quanto ha detto il segretario socialdemocratico prima di lasciare la presidenza del Consiglio, uno dei temi trattati col presidente è stato quello della posizione italiana alle Olimpiadi. L'orientamento del governo «è quello di giungere ad una decisione unanime con gli altri paesi della Cee». Altro tema l'editoria: Longo ha sollecitato il governo «ad adottare un decreto che faccia fronte alle esigenze del settore»: Cossiga si è mostrato disposto ad accettare l'invito osservando che «questa era già la tendenza del governo». Per le pensioni, infine il segretario socialdemocratico ha chiesto (data la situazione di blocco dei lavori parlamentari dovuta sia all'ostruzionismo radicale che al prossimo congresso della de) un decretolegge di stralcio della riforma pensionistica per la parte riguardante gli aumenti dei minimi, delle pensioni sociali e il miglioramento della scala mobile. 1. g.

Luoghi citati: Chiaromonte, Roma