Nissan conferma: trattiamo con l'Alfa (Benvenuto è favorevole a un accordo)
Nissan conferma: trattiamo con l'Alfa (Benvenuto è favorevole a un accordo) Nissan conferma: trattiamo con l'Alfa (Benvenuto è favorevole a un accordo) TOKYO — Un portavoce della Nissan ha confermato ieri Vesistema di negoziati con l'Alfa Romeo, ma ha precisato che «nessun accordo è stato ancor' firmato» e che non è possibile per ora fornire ulteriori dettagli. Lo stesso presidente della Nissan. Takashi Ishihara. ha confermato l'esistenza di un negozialo con l'Alfa Romeo, «ma essendo la situazione ancora fluida — ha aggiunto il portavoce — non siamo liberi di precisare la natura di questo accordo». Comunque, una strie di trattative a livello di direttori generali delle due aziende si è svolta a Tokyo il mese scorso. La conclusione dell'accordo — secondo la Nissan — non è prevista comunque per questo mese. Tuttavia in una formula indiretta lo stesso portavoce ha lasciato intendere che l'accordo dovrebbe avere il carattere di «package dealIpacchettoj nel quadro di una partnership lo Joint venture; sia nel settore dei motori, sia della carrozzeria. La Nissan «potrebbe fornire parte della tecnologia per il motore», mentre per quel che concerne la carrozzeria «il discorso è ancora aperto». La maggiore preoccupazione dell'industria nipponica è l'eventualità di possibili obiezioni da parte di autorità governative e dei sindacati italiani alla collaborazione con l'Alfa Romeo. L'intesa che si va profilando tra Alfa Romeo e Nissan trova sostanzialmente d'accordo il segretario generale della UH Giorgio Benvenuto. «Io non condivido — ha detto — la tesi di coloro che parlano di pericolo giallo perché la nostra industria automobilistica non deve operare in regime autarchico: è quindi positivo questo rapporto di collaborazione con altre aziende a livello internazionale. Pertanto da parte del sindacato non ci deve essere' alcun rifiuto pregiudiziale». Secondo Benvenuto l'intesa con la casa automobilistica giapponese va costruita a particolari condizioni: Ol'accordo non deve diventare un cavallo di Troia per consentire ai giapponesi di occupare spazi nel nostro Paese; al contrario l'Alfa deve utilizzare la rete commerciale della Nissan a livello internazionale per permettere alla nostra industria di trovare spazi all'estero come in America: prima di siglare qualsiasi intesa occorre %9 verificare che l'Alfa mantenga la quota di maggioranza del gruppo: ©vanno poi verificati i risultati occupazionali che si possono ottenere con questa intesa, specie nel Mezzogiorno. Secondo il leader della UH «è quindi sbagliato porre delle pregiudiziali»; «l'intesa é anche una conferma della nostra posizione secondo la quale l'attuale situazione dell'Alfa non deriva dal comportamento sindacale o dalla conflittualità dei lavoratori, ma dalla debolezza della rete commerciale della casa milanese». Benvenuto ha quindi rilevato che l'operazione con l'industria giapponese «andrà fatta alla luce del sole consultando i sindacati». // leader della UH ha poi auspicato un'intesa anche tra l'Alfa Romeo e la Fiat rilevando che «l'industria automobilistica italiana non può rischiare di andare in crisi: una crisi che colpirebbe milioni di lavoratori e di famiglie. Il ruolo strategico della Fiat è fondamentale nel nostro Paese: per questo è opportuno un intervento del governo, a determinate condizioni e con il controllo delle forze sociali, per migliorare la ricerca e aggiornare la tecnologia e quindi ridare alla nostra industria competitività internazionale. D'altronde i piani di settore non si devono fare solo quando le aziende stanno per crollare: la Fiat non è a questo livello ma anche per l'auto a questo punto — ha concluso Benvenuto — occorre un piano di settore per ridare alla nostra industria competitività a livello mondiale».
Persone citate: Giorgio Benvenuto, Joint, Takashi Ishihara
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