Sulle difficoltà del settore il governo apre un'indagine

Sulle difficoltà del settore il governo apre un'indagine Sulle difficoltà del settore il governo apre un'indagine Un comitato di studio costituito dal Cipi - Avrà incontri con i responsabili dell'industria - Reazione positiva dei sindacati ROMA — La crisi del settore auto sarà affrontata direttamente dal governo. Si è costituito ieri nell'ambito del Cipi (Comitato interministeriale per la politica industriale) un gruppo di lavoro con il compito di -svolgere un'analisi sugli specifici fattori di difficoltà del settore automobilistico in Italia, in particolare sulla progressiva perdita di Quote di mercato in Europa, e di proporre le possibili misure di intervento che si rendono necessarie per il superamento dell'attuale situazione del settore nella prospettiva degli Anni «0». Il gruppo di lavoro, che dovrà mettere a punto una serie di proposte di intervento, sarà composto da esperti dei ministeri dell'Industria, del Bi-, lancio, delle Partecipazioni Statali e del Lavoro. Saranno anche sentiti i maggiori responsabili delle case automobilistiche italiane. La proposta è partita dal ministro del Bilancio. Andreatta, il quale ha ritenuto necessario «disporre di un dettagliato rapporto sullo stato dell'industria automobilistica italiana e sulle prospettive di sviluppo-. Il Cipi potrà occuparsi dellf. materia, in quanto ha una competenza generale sulla politica Industriale, secondo quanto stabilito dagli articoli 1 e 2 della legge 675 (riconversione e ristrutturazione industriale) del 12 agosto 1977. Il fatto positivo, comunque, è che, dopo tante esitazioni, il governo si è deciso ad affrontare l'argomento e a preoccuparsi di uno dei settori trainanti dell'industria italiana al pari di quanto già avviene in Francia, in Germania, in Gran Bretagna, in Olanda. L'indagine del gruppo di lavo ro punterà probabilmente sulla ricerca e sulle novità tecnologiche destinate a potenziare e rilanciare il settore di fronte alla crescente aggressività delle case estere. La decisione del Cipi è stata accolta favorevolmente dai sindacati. - L'iniziativa è positiva — ha dichiarato il segretario generale della Firn, Franco Bentivogli — nella misura in cui tende ad accertare la reale situazione del settore automobilistico come premessa ad interventi motivati e non a puri e semplici provvedimenti tampone. Non deve diventare, però, un modo per finanziamenti indiscriminati ali 'industria dell 'au to-. Dopo aver rivendicato la messa a punto del piano trasporti, Bentivogli ha aggiunto che il sindacato non ignora che «in Italia gli investimenti pubblici per la ricerca nel settore auto sono un quinto di quanto si spende in Francia, un sesto di quanto si spende in Gran Bretagna e un ottavo di quanto si spende in Germania. Non c'è dubbio, quindi, che ci sono dei ritardi da parte del governo che vanno colmati, perché pongono la nostra industria in una situazione di svantaggio non indifferente' rispetto a quella estera-. La Firn, da parte sua, ha allo studio alcune iniziative specifiche per approfondire i problemi dell'auto -che sono di lungo periodo e non di piccola congiuntura-. Nella riunione di ieri il Cipi ha inoltre autorizzato il commissario straordinario della Maraldi, Dori, a contrarre i prestiti bancari necessari a finanziare le esigenze del gruppo che per il 1980 sono state valutate in 50 miliardi di lire. Con questa decisione si sblocca una situazione di disagio alla fabbrica bolognese. -e p •

Persone citate: Andreatta, Bentivogli, Franco Bentivogli, Maraldi