I giochi proibiti di Ennio Caretto

I giochi proibiti Il no dell*America alle Olimpiadi I giochi proibiti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Tra dieci giorni, alla vigilia dei Giochi invernali a Lake Placid, nello Stato di New Kork, il Comitato Olimpico americano proporrà a quello internazionale il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca. Il governo, il Parlamento, l'opinione pubblica degli Stati Uniti sono pressoché unanimi, e otfrono diverse alternative, dal ritorno delle Olimpiadi in Grecia a un «Festival sportivo della libertà» a Montreal o a New York. In un mese, quello che era parso un semplice' ballon d'essai del presidente Carter è diventato il perno e il simbolo delle ritorsioni Usa contro l'Urss per l'invasione dell'Afghanistan. Carter non inaugurerà i Giochi invernali di Lake Placid. Coerente con il suo impegno politico e con la strategia elettorale che gli ha dato il successo nello Iowa, si farà rappresentare dal vicepresidente Mondale. E' un segno ulteriore, se ve ne fosse stato bisogno dopo i voti della Camera (368 a 12) e del Senato (88 a 4) della sua volontà di mobilitare l'Occidente e il Terzo Mondo contro le Olimpiadi di Mosca. Soltanto il ritiro delle truppe sovietiche da Kabul entro il 20 prossimo, eventualità per sua esplicita ammissione •inverosimile', lo indurrebbe a tornare sulla decisione. Gli Stati Uniti non sono soli nel progetto di boicottare le Olimpiadi di Mosca. Li appoggiano il Canada, l'Inghilterra, la Nuova Zelanda, l'Australia e un gruppo di nazioni islamiche capeggiate dall'Egitto, l'Arabia Saudita e il Pakistan. Presto applicheranno forti pressioni sull'Europa, sulla Germania innanzitutto, e sui non allineati. L'ex campione mondiale dei pesi massimi Cassius Clay — ha annunciato il Dipartimento di Stato — svolgerà opera di proselitismo nelle nazioni musulmane, come rappresentante di Carter. I dirigenti del Comitato americano, Kane e Miller, hanno additato al presidente il pericolo che il movimento olimpico si spacchi irrimediabilmente in due tronconi, Est ed Ovest, comunista e capitalista. Nato e Patto di Varsavia, ma si tratta di un rischio che il presidente è pronto a correre. Di fatto è assai difficile, se non impossibile, che il Comitato Olimpico internazionale accolga la proposta america-' na. Nel 1980, pertanto, potrebbero svolgersi veramente due Olimpiadi, sotto opposte bandiere. Ricomporre l'unità perduta, utilizzando l'occasione per restituire ai Giochi la purezza originaria, presupporrebbe un'atmosfera più distesa e costruttiva dell'attuale. Ha ammonito il New York Times, che pure approva il boicottaggio: «Afa: gli ideali dello sport sono stati così esposti all'alea politica... E' uno dei sintomi più gravi dell'incertezza di questo decennio'. Il prof. Shulman, consigliere per gli affari sovietici del segretario di Stato Vance, ha spiegato in vari modi l'inflessibilità degli Stati Uniti. Sommato all'embargo delle esportazioni di cereali e di alte tecnologie, e al bando della pesca, il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca — ha detto — danneggerebbe gravemente la già infelice economia del-' l'Urss. Consentirebbe inoltre all'opinione pubblica russa di percepire tutta la gravità dell'invasione dell'Afghanistan. Dimostrerebbe infine al Cremlino, più di ogni altra ritorsione, che il «fattore afghano» preclude ogni possibilità di dialogo. Nel" progetto del presidente Carte giocano tuttavia ragioni più profonde. Egli paragona l'attuale situazione a quella degli Anni Trenta, in cui l'appeasement britannico al nazismo contribuì a fare scoppiare la seconda guerra mondiale. Nelle parole del politologo Kraft, «Carter non in-^\ tende collocarsi rispetto al Cremlino nella posizione che fu di Chamberlain». Retrospettivamente, giudica un errore la partecipazione alle Olimpiadi berlinesi del 1936. ricordando che vennero strumentalizzate da Hitler per legittimare il suo regime. Parlando con i visitatori stranieri, 11 presidente sottolinea che nella visione breznevlana •l'eccellenza dello sport è l'espressione dell'eccellenza del sistema». Queste convinzioni sono condivise dai protagonisti americani dei Giochi precedenti. Dal letto dell'ospedale dove è ricoverato per cancro Owens, la leggendaria «freccia nera» che conquistò quattro medaglie d'oro a Berlino. hagdoaacnprsgsd ha manifestato il suo assenso al boicottaggio. Bradley, che giocò nella vittoriosa squadra di pallacanestro a Tokyo nel 64 e si trasferì poi in Italia, e oggi è il più giovane senatore americano, ha denunciato anche «la rete di interessi commerciali... lo sfruttamento nazionalistico» di cui le Olimpiadi sono oggetto. Nel grande disegno carteriano volto a contenere l'espansione russa, il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca è sullo stesso piano della difesa del Golfo Persico, della ricomposizione dell'alleanza americana all'interno dell'Islam, del reapprochement alla Cina. Il presidente gli attribuisce un valore che supera la crisi contingente. Obiettivo di Carter non è soltanto di «fare pagare all'Urss il prezzo del suo comportamento', come dichiara d'abitudine, ma anche di stabilire il principio che i Giochi, la distensione e i diritti civili costituiscono un tutto indivisibile. Uomo profondamente reli- gioso, maturato come capo di Stato e di governo con gli errori commessi vis-à-vis del Cremlino, il presidente degli Stati Uniti è oggi sospinto dalla geopolitica e dallo sdè.gno morale. Considera gli Anni 80 una fase decisiva del confronto ormai semisecolare tra un sistema dittatoriale e adesso neoimperialista, quello russo, e uno democratico e adesso aperto, quello euroamericano. Investendo le Olimpiadi di un significato politico e storico prima respinto, rinvia la scelta di altri strumenti, compreso quello militare, di sanzione o coercizione nei riguardi dell'Urss. Ma è deciso a non perdere ulteriore terreno. Carter è stato rafforzato in questa linea dal confino che Breznev ha imposto a Sacharov, e non c'è dubbio che lo sarà ulteriormente da altre eventuali azioni russe, in Iran o nel Sud-Est asiatico. Non mira a «seppellire il dialogo», nonostante certe accuse che gli vengono rivolte in Europa. Ma all'accomodamento dei suoi primi tre anni di governo intende sostituire la fermezza, «il negoziato da posizioni di forza', come ha detto il consigliere Brzezinski. Per questo, progetta di allargare le responsabilità dell'Alleanza atlantica alle zone calde del globo, dove l'Urss si avvale già dei «bracci armati» cubani, tedeschi orientali e cecoslovacchi. Ennio Caretto