Una casa per chi vuol uscire dal mondo della prostituzione

Una casa per chi vuol uscire dal mondo della prostituzione Una casa per chi vuol uscire dal mondo della prostituzione Per chi vuole uscire dal mondo della prostituzione, quali aiuti a Torino? «Non abbiamo voluto creare un servizio apposito, ghettizzante» risponde un funzionario dell'Assistenza del Comune. «La prostituta non è una categoria — aggiunge — ma una persona con una serie di problemi che possono essere svariati: dal trovare un asilo per i propri bambini o una casa, al far curare la madre anziana o. ancora, al trovare un lavoro. Gli interventi, quindi, sono quelli fatti dai servizi decentrati del Comune, come per tutti i cittadini. Solo quando le assistenti sociali sentono il bisogno di una consulenza speci- fica si rivolgono allora agli operatori del Cidd». Il Cidd, Comitato italiano' di difesa morale e sociale della donna, è nato in seguito alla legge Merlin con il compito di favorire il reinserimento delle prostitute nella società. L'ente nazionale, con rappresentanze provinciali, faceva capo al ministero degli Interni. Ora è stato sciolto, anche se continua a esistere come associazione privata (la sua sede torinese è in via della Rocca 22) e i suoi compiti sono stati demandati alle Regioni. «Noi non siamo né le dame della carità, né la questura, ma accogliamo chi ha bisogno del nostro aiuto», dice' Rita Ioli Bottaro, rappresentante del Cidd a Torino. E' una donna piena di energia e di carica umana, con una vita dedicata a dare un aiuto concreto a chi voleva uscire' dal « giro». Ma anche con una preparazione specialistica e una esperienza riconosciuta dal Comune di Torino che ha infatti rinnovato per il 1980 la convenzione con questo Comitato, come già era avvenuto nei due anni precedenti Molte volte nel corso dalla sua attività si è sentita chiedere: lei crede nella riabilitazione delle prostitute? «Rimanevano un po' imbarazzati quando rispondevo che io mi riabilito tutti i giorni — rammenta Rita Ioli —. Sono tutti pronti ad accusare, ma pochi a proporre soluzioni. Più di una volta mi sono sentita dire: perché non vanno a lavorare? Ma quando chiedevo se le avrebbero prese a lavorare in casa loro mi sentivo dire di no. Per questo io dico che la prostituzione sottintende una responsabilità sociale». Rita Ioli parla dell'asilo nido creato molti anni fa per ospitare i figli delle prostitute («ma naturalmente ci andavano anche gli altri bambini»); del laboratorio dove le donne imparano a confezionare bellissimi fiori di seta; dei corsi da parrucchiere, di economia domestica, sull'alimentazione, ma anche dei rapporti di amicizia nati tra lei e queste donne. Per VS0, nel bilancio preventivo del Comune sono stati stanziati 40 milioni per interventi sul problema della prostituzione. Possono sembrare pochi, ma non bisogna dimenticare che per l'assistenza in generale sono stati preventivati oltre 2 mila miliardi e questi interventi non fanno distinzioni tra i cittadini. Il Comune ha intanto in programma l'apertura di una casa per donne sole con bambini e una comunità alloggio per chi ha vissuto l'esperienza della prostituzione maschile. Stefanella Campana

Persone citate: Merlin, Rita Ioli, Rita Ioli Bottaro, Stefanella Campana

Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino