I problemi del Cenisia-Cit Turin si chiamano caserma Lamarmora e una nuova linea di tram

I problemi del Cenisia-Cit Turin si chiamano caserma Lamarmora e una nuova linea di tram Discusso con il sindaco il bilancio preventivo della zona I problemi del Cenisia-Cit Turin si chiamano caserma Lamarmora e una nuova linea di tram Ma quanta buona volontà ci vuole, per affrontare i problemi del proprio quartiere. Lo si è visto una volta di più ieri, durante la riunione in cui, nella sede della circoscrizione del Cenisia - Cit Turin, in via Vigorie, si è discussa, presente il sindaco Novelli, la bassa del bilancio di previsione che. in ogni sona, raccoglie le proposte dei cittadini relative alle esigense più urgenti e indispensabili da affrontare nell'ambito della programmasene urbana. Una buona cosa, quella di partire finalmente dal basso. Su questo, tutti d'accordo. Con un'adesione, una voglia di partecipare e di fare quasi patetiche. Così, ieri, c'è stato chi ha suggerito «una circolare esterna, per consentire ai lavoratori di qui di recarsi a Mirafiori senza troppe perdite di tempo». addirittura presentando un tragitto studiato meticolosamente fermata per fermata. Mentre qualcun altro è riuscito civilmente a puntualissare come «il consultorio di zona non debba rispondere a rivendicazioni esclusivamente femminili», sorvolando con generosa approssimasione sul fatto che a Cenisia Cit-Turin di consultori, unisex oppure aperti ai due sessi, per il momento proprio non ce ne sono. Ancora una volta, insomma, la gente ha dimostrato di essere pronta a fare la sua parte. Però — ed è stato questo il perno interrogativo dell'intera mattinata — ce la faranno l'ex caserma La Mormora e quelle che la fronteggiano corso Vittorio, cioè la Pugnani e la Sami, vale a dire le sone promesse •fruibili* per il prossimo futuro, a contenere l'onda¬ ta di speranze e di esigenze, ad ospitare tutti i servizi pubblici e sociali che il quartiere aspetta da tanto tempo? Ha risposto Novelli: «A fine gennaio la parte della La Marmora che ha ospitato —e ci assumiamo tutte le responsabilità di questa scelta — il processo ai brigatisti passerà alla città. In più, terminate le nuove carceri delle Vallette, anche i locali ora destinati agli agenti di custodia e ai detenuti semiliberi diventeranno usufruibili. Intanto, anche se in questo caso bisogna prendere in considerazione esigen¬ ze più ampie di quelle del quartiere, anche la zona delle altre due caserme potrà essere utilizzata nella maniera che verrà ritenuta più opportuna. E c'è anche l'ex fabbrica di pianoforti di via Vlgone, da cui stanno per essere traslocati i vecchi magazzini Spazio tanto, dunque, e speranze ancora di più. Anche se, ha continuato il sindaco rispondendo a chi gli faceva notare come alcune spese, quali quelle per i due asili-nido già previsti nel piano-investimenti del '79, appaiano ora nuove soltanto sulla carta, «non bisogna dimenticare come il bilancio nazionale di previsione, la cui approvazione era prevista per l'ottobre scorso, lo sarà forse soltanto il prossimo 29 febbraio, sempreché l'ultimo decreto in proposito vada in porto». Ma al Cenisia Cit-Turin, dove c'è qualcuno che da anni aspetta soltanto «una rampa al posto delle scale» per il gruppo-handicappati della sona, mentre la rappresentante del distretto sarebbe già contenta se «le pallonate dei ragazzi della media non rischiassero di spaccare le finestre sulla testa dei bambini d'asilo», la gente che lavora nel quartiere ha la pelle dura. «A noi piacerebbe molto —ha concluso senza scomporsi il presidente Claudio Morterra — che quando ci arriverà la porzione dell'ex La Marmora che ci spetta il Comune organizzasse una bella festa». Novelli ha promesso. E intanto, hanno anticipato quelli del comitato spontaneo, «se non altro per provocazione, noi i volumi per la biblioteca pubblica che dovrà esservi, ospitata li raccogliamo già». Il sindaco Novelli all'assemblea invita i cittadini: «Lavoriamo uniti»

Persone citate: Claudio Morterra, La Marmora, Lamarmora, Novelli