Una pillola e si lavora di più

Una pillola e si lavora di più Una pillola e si lavora di più BRUXELLES — E' in corso in tutta Europa una campagna speculativa con allettamenti vari, e anche con notizie imprecise, per convincere alcune grandi aziende a fornire ai lavoratori la cosiddetta «pillola della produttività». Si tratta di un estratto della radice asiatica Ginseng che. secondo quanto ci ha dichiarato per telefono il signor John Craddock della ditta «English Grains» di Burton-onTrent. Inghilterra, sarà presto sperimentato su un gruppo di lavoratori di «un'industria automobilistica britannica di media grandezza» per ridurre lo stress e aumentare la produttività. Alla confederazione europea dei sindacati, a Bruxelles, non hanno voluto fare commenti ufficiali ma un funzionario italiano ci ha detto: «Può sembrare una banalità, ma bisogna stare attenti, altrimenti finiamo tutti, nel nome della produttività, a trangugiare queste pillole». Abbiamo condotto un'inchiestina volante a Bruxelles, a Monaco di Baviera, a Londra e a Burton-on-Trent per appurare la verità su queste «pillole della produttività». Alla Commissione esecutiva della Cee, a Bruxelles, la notizia e nuova, ma un por¬ circa cinquanta nostri dipendenti hanno preso queste pillole per un esperimento, ma l'hanno fatto volontariamente, senza essere pagati da noi o da nessun altro. Erano stati invitati a partecipare all'esperimento da una ditta di relazioni pubbliche che aveva promesso loro un viaggio premio a Lugano, in Svizzera. L'esperimento e stato interrotto per vari motivi e i nostri dipendenti, che si erano sentiti strumentalizzati, non sono andati a Lugano. Di" conseguenza, i risultati dell'esperimento non sono stati valutati». Una pillola di Ginseng costa, attualmente. 150 lire circa. Gli importatori europei e gli esportatori coreani sperano che qualche grande azienda europea la distribuisca su larga scala ai suoi dipendenti. Sono già stati fatti calcoli: una grande azienda automobilistica europea, che l'adottasse, spenderebbe almeno dieci miliardi di lire all'anno, con grossi profitti per i commercianti di Ginseng. Il Ginseng cresce nelle vicinanze del trentottesimo parallelo, è una radice bianca, assomiglia ad una carota con molte gambe, matura in sette anni ed è lunga circa venti centimetri. In Europa costa 90 milioni di lire alla tonnellata. Renato Proni tavoce ha detto che tali pillole non potrebbero certamente accrescere in misura straordinaria la produttività e che il loro eventuale uso dovrebbe essere approvato dai lavoratori, dopo negoziati con i sindacati. A Palazzo Berlaimont si ammette che l'eventuale uso di queste pillole sarebbe il sintomo di « una società minacciosa ». Il signor Craddock. invece, ci ha confermato per telefono che queste pillole sono già utilizzate dai lavoratori di due grandi industrie automobilistiche giapponesi. Egli non ha voluto, tuttavia, fare il nome dell'azienda automobilistica britannica i .cui operai le sperimenteran'no molto presto. «I risultati ottenuti in altri Paesi sono eccezionali», ha commentato il direttore generale della ^English Grains Hamilton Cooper. «Basti pensare che la produttività dell'operaio automobilistico giapponese è tre volte superiore a quella del lavoratore britannico». Ma è proprio merito della pillola? Alla Cee lo negano. La Inglish Grains. che ha una fabbrica di queste pillole al Ginseng con 40 operai a Ebbw Vale nel Galles (luogo natale, per ironia, del grande leader operaio Aneurin Bevan). progetta di distribuire gratuitamente ad un gruppo di lavoratori auto¬ mobilistici inglesi le pillole e riconfrontare i risultai con quelli di un gruppo di operai ai quali è stata data una pillola innocua, o placebo. Non abbiamo potuto controllare se è vero che i giapponesi usano queste pillole, ma il signor Ian Adamson. di Fleet Street, a Londra, che si occupa di relazioni pubbliche per conto di queste ditte, ci ha rivelato in una conversazione telefonica che migliaia di operai della Siemens di Monaco di Baviera prendono il Ginseng. Alla Siemens, in Germania, un funzionario dell'ufficio stampa ha risposto: «La notizia è vera e falsa allo stesso tempo. E' vero che

Persone citate: Adamson, Craddock, Hamilton Cooper, John Craddock, Renato Proni