«Non ci conviene, per mille lire recapitare le bombole a casa»

«Non ci conviene, per mille lire recapitare le bombole a casa» Perché sono in sciopero, da oggi, i rivenditori di gpl «Non ci conviene, per mille lire recapitare le bombole a casa» Aggiungono: «Trasporto e consegna a tanna Cip assorbono ampiamente i margini di guadagno» - Grave disagio per mezzo milione di utenti, soprattutto in provincia Il servizio di rifornimento delle bombole di gas è sospeso da oggi a tempo indeterminato. L'agitazione della categoria dei rivenditori, a livello nazionale, interessa circa dieci milioni e mezzo di utenti. I rivenditori di gas in bombole (circa un migliaio tra Torino e provincia, oltre 3 mila in Piemonte) hanno aderito compatti alla protesta indetta dal sindacato. Chiedono un adeguamento del margine di commercializzazione e del margine di tariffa per la consegna a domicilio, congelati entrambi nel '78. Insistono soprattutto per adeguare ai costi la tariffa fissata per il cliente che richiede l'intervento a casa. Dice un portavoce dei rivenditori: 'E'chiaro che il domicilio può essere a 300 metri come a tre chilometri dal pun to di vendita, al primo piano di uno stabile oppure al decimo. Il rivenditore che si serve di personale e di automezzo per la consegna vede sfumare tutto il suo guadagno-. La delibera del Cip (Comi tato interministeriale prezzi) del dicembre scorso è precisa nelle disposizioni: l'operazione di consegna franco domicilio del gas in bombole comprende anche il montaggio e la prova di tenuta della bombola stessa oltre alla rimozione e al ritiro del vuoto. Il tutto per mille lire. Iva compresa. II prezzo di una bombola da 10 chili è stabilito in 5500 lire per il cliente che va a ritirarla presso il negoziante; su questa il margine di guadagno del rivenditore s'aggira intorno alle 738 lire. Per la bombola da 10 chili consegnata a domicilio il prezzo fissato è 6500 lire. Con le mille lire in più il rivenditore dovrebbe pagare il personale, la benzina e l'automezzo del quale si serve per il recapito. Stessi margini anche sulle bombole di gas da 15 chili: 8250 lire il prezzo in negozio: 9250 lire per la resa a domicilio. E' chiaro che il margine diventa del tutto inadeguato soprattutto se si tiene conto che le aziende del rivenditori sono in maggioranza molto piccole; il ferramenta o il negozio di elettrodomestici ne sono forniti, ma non hanno certo grande smercio. Quanti sono in Piemonte gli utenti del gas in bombole? Pare che arrivino a circa mezzo milione; il numero è minore in città, dove le bombole servono come riscaldamento di supporto, molto più elevato in provincia e nel resto della regione. Su 1209 Comuni del Piemonte, infatti, soltanto 172 (tra i più grandi) sono riforniti dalla rete del metano. Quindi più di mille Comuni s'affidano per cucina, acqua calda e, in parte, per il riscaldamento al gas in bombole. Secondo stime approssimative il consumo per famiglia s'aggira intorno ai cento chili l'anno. Il disagio per i consumatori è evidente: il blocco dei rifornimenti impedirà, a chiunque s'accorga di avere la bombola vuota, di riacquistarla. Simonetta Conti

Persone citate: Comi, Simonetta Conti

Luoghi citati: Piemonte, Torino