Il bilancio dogli Usa già sopolto da una valanga di contestazioni

Il bilancio dogli Usa già sopolto da una valanga di contestazioni A 24 ore dalla sua pubblicazione un'ondata di crìtiche Il bilancio dogli Usa già sopolto da una valanga di contestazioni DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — A 24 ore dalla sua pubblicazione, U bilancio dello Stato americano per l'anno finanziarlo ottobre '80-ottobre '81, viene sepolto dalle critiche. Il "Wall Street Journal; portavoce dell'Industria e della finanza Usa, lo definisce «imprudente e irresponsabile: e il senatore Kennedy, dall'altro ieri nuovamente alfiere dell'intellighenzia riformista e del movimento sindacale, lo denuncia come un •gambit., un gioco d'azzardo elettorale. Senza prendere le parti né dell'uno né dell'altro, un europeo deve constatare che il quarto bilancio carteriano, presentato nella fase più acuta della crisi afghana, non risolve 1 problemi economici di fondo: quelli dell'energia e del dollaro. il più alto bilancio del mondo, quasi 616 miliardi di dollari di uscite e 600 miliardi di entrate (ossia 500 mila miliardi di lire) non si prepara In un mese. Il ministro Mclntyre, a esso preposto, è stato probabilmente colto' di sorpresa sia dall'invasione sovietica dell'Afghanistan sia dal frenetico saliscendi dell'oro, con tutte le tempeste monetarle connesse. Le questioni di fondo esistevano però da molto prima di queste due crisi. E Mclntyre non le ha affrontate, concentrandosi invece, non senza qualche giustificazione, su quelle della difesa. L'Inquietudine europea, giapponese, del terzo mondo é destinata ad accentuarsi per la mancanza di un'autentica politica di austeri- ta, alla luce soprattutto degli aumenti del prezzo del petrolio imposti dall'Arabia Saudita, dal Kuwait dal Qatar e dall'Iraq. Joseph Kraft osserva sul • Washington Post» che 11 difetto non sta tanto nell'impostazione del bilancio '80-81, quanto nella negligenza verso 11 bilancio attuale, il presidente Carter si é attenuto a una via di mezzo, evitando misure populiste come la riduzione delle tasse o l'eccesso delle spese sociali. Ma nel migliore dei casi, ciò gli consentirà soltanto di non scontentare l'elettorato. Egli non ha tenuto conto delle esigenze del suoi alleati. Come scrive 11 «/Veto York Times», può apparire conservatore, a destra, negli Stati Uniti: all'estero, rischia di essere condannato per un ennesimo rinvio. Se non si può parlare di bilancio espansionista se non nel settore della difesa non si può parlare neppure di bilancio restrittivo. L'ex consigliere politico del presidente Ford, Alan Oreenspan, teme che 11 dollaro s'Indebolirà e s'aggraverà la crisi energetica. il bilancio preventivo '80-81, cioè dell'anno elettorale (il voto cadrà il prossimo novembre); va analizzato alla luce dell'andamento dell'economia nel '79 e delle prolezioni per l'anno in corso. Nel '79, gU Stati Uniti hanno denunciato un tasso Inflazionistico del 13,3 per cento, il più elevato dalla fine della guerra, mentre il prodotto nazionale lordo è cresciuto del 2,9 per cento In termini reali. Essi hanno accusato anche una caduta di produttività, ravvicinandosi Invece all'equilibrio della bilancia dei pagamenti, grazie anche al flusso dei capitali arabi. Il deficit di bilancio si è aggirato sul 30 miliardi di dollari. Per l'anno in corso, 11 ministro Mclntyre prevede un ristagno o una recessione, ossia un calo del prodotto nazionale lordo dello 0,6 per cento in termini reali, ma accompagnato da un tasso in-, f lazionistico del 10,4 per cento, e con un salto della percentuale dei disoccupati dall'attuale 5,9 per cento al 7,5 per cento entro il prossimo dicembre. Egli indica nel petrolio il principale responsabile dell'inflazione, la quale rimane 11 pericolo più grave. Il ministro tuttavia non utilizza nessun strumento per fermarla: 11 tetto per le importazioni di petrolio resta quello del '79. di 8,2 miliardi di barili al giorno, mentre i limiti degli incrementi salariali salgono assurdamente dal 7,5 al 9,5 per cento. Come ovvio, nella previsione di un'economia depressa, non impone altre tasse. Se si tiene conto che nei prossimi mesi dovranno aumentare le spese militari si capisce perché Kennedy, e per un motivo diverso, 11 « Wall Street Journal', abbiano attaccato Carter. Tali spese avranno un effetto inflazionistico addizionale, come dimostra l'esperienza vietnamita, che scosse il sistema monetario. Kennedy non ne contesta la necessità. Proprio perché la accetta, però, egli indica alcuni dolorosi ma Inevitabili rimedi. Nel discorso programmatico dell'altro ieri a Washington, con cui ha inteso rilanciare la propria candidatura alla Casa Bianca, egli ha pertanto suggerito il congelamento del prezzi e dei salari per un semestre almeno, seguito più tardi da una severa politica di controllo dei redditi. Ha anche consigliato il razionamento della benzina e 11 contingentamento delle importazioni Quest'anno, il deficit del bilancio dello Stato americano sarà di 40 miliardi di dollari. Nell'80-'81 il ministro del Bilancio spera di ridurlo a 16 miliardi. Ciò perché i proventi del fisco cresceranno e si avrà una ripresa del prodotto nazionale lordo dell'1,7 per cento In termini reali. Mclntyre Indica anche fiduciosamente una discesa del tasso inflazionistico all'8,6 per cento, mentre la disoccupazione oscillerebbe intorno al 7,3 per cento. Sull'attendibilità di tali 'dati sussistono però profondi dubbi. 1618 miliardi di dollari di uscite rappresentano un aumento del 9,3 per cento rispetto all'anno in corso, del 12 per cento per quanto riguarda le spese militari, ma senza tener conto dell'inflazione. e. c.

Persone citate: Alan Oreenspan, Joseph Kraft, Kennedy

Luoghi citati: Afghanistan, Arabia Saudita, Iraq, Kuwait, New York, Qatar, Stati Uniti, Usa, Washington