La moda a Parigi riscopre le gambe

La moda a Parigi riscopre le gambe CHE COSA HANNO INVENTATO I GRANDI SARTI PER LA PRIMAVERA La moda a Parigi riscopre le gambe DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PARIGI — La primavera-estate 1980 è bifronte. In un'immagine appare esile, tubolare, quasi spoglia, desiderosa di non distaccarsi subito da quell'assenza di volume dopo stagioni volutamente informi, perseguita come il più attraente obiettivo. Nell'altra, la sua esilità resiste, ma si trasforma in attillatezza, drappeggi modulati, busto scolpito e fianchi fasciati, in rivelazione del corpo e dinamismo della gonna fra pieghe, plìssés e volants. Lo si è visto a Roma, nelle collezioni dei sarti italiani, abilissimi tanto nel distaccare nettamente 1 due volti, tanto nel mediarli In molte variazioni, e se ne ha conferma a Parigi, al primo giorno di presentazione della haute couture. Nulla di meglio di quest'agitata, femminllissima aria di primavera che sgrana il plissé, sventaglia le pieghe, gonfia le maniche alate, per eccitare la magia del taglio, l'invenzione stilistica di Pierre Cardin. La sua novità consiste nell'aver saputo bloccare, in abiti scultorei, il moto stesso di cui vivono: gli abiti dirit¬ ti, appesi ad una spalla, con la scollatura diagonale oscillano appena sul corpo, gli chemisiers con tre balze di pieghe scalate dal fianco al ginocchio suggeriscono l'ampiezza-senza dischiudersi. n carré diventa rigida manica ad aletta, la ricchezza di certe maniche viene raccolta geometricamente in simulacro di mantellina; per la sera una minigonna fiocco, arricciatissima a sella, sembra una crinolina mozza, le pieghe d'un lungo abito sono a cartucciera. Eppure Cardin sa far vibrare al passo la delicatezza della crèpe de Chine avvolgendone senza taglio né cucitura il corpo, sa sforbiciare in puntiti triangoli abiti «spaziali» interamente plissés soleil. Il ginocchio è scoperto, le gambe sono il punto d'attrazione, la donna è fresca e viva, fra collettini bianchi e piccole paglie con le ciliegie. Se da Cardin i pantaloni sono aderentissimi all'orientale sotto le tuniche asimmetriche, da Jean-Lcuis Scherrer appaiono classici, in tela nera nei tailleurs con la giacca corta o lunga, in tela bianca, in lana nera, solcata in applica¬ zione, di alcioni, di barchette bianco-neri. Ma è appena un segno dell'eleganza confortevole, al di là di immensi cappelli di paglia nera, caratteristica di questo sarto che sa conciliare disinvoltura e femminilità e temperare una vena romantica nella sobrietà. Da Scherrer non manca mai il grande mantello di flanella, bianco o blu o rosso, sulla gonna dello stesso tessuto e la camicetta che fa primavera con i suoi nitidi pois. Ma per la prossima stagione la palma va agli abiti, alle giacche interamente costruiti a baste: ora alte e orizzontali, ora in più minuto plissé diagonale o a spina di pesce, splendidi in seta bianca conservano i particolari del tailleur proiettandoli nell'eleganza del piccolo cappello in organdis, ancora e sempre una magiostrina. Berretto da ufficiale di marina, collettino della blusa con la breve cravatta a nastro, giacca lunga e asciugata sulla gonna a pieghe, con tanto bianco e tanto blu notte, le calze blu come le scarpe, la giovane signora di Dior è lim¬ pida e irreprensibile, sa di college, di crociera e anche se le sue camicette si impreziosiscono a seconda dell'ora di ricami luminescenti, il loro disegno richiama le onde, le maree. Ha i suoi sette ottavi di ordinanza, quasi sempre blu, ma anche giallo, abbandona 11 basco per una calotta blu e bianca se, lasciando i tailleurs, appare in abito di lana, senza maniche, con righe applicate in lana bianca sulla gonna e al taschino. E spinge la sua coerenza fino a vestirsi di mattino con un magnifico tailleur in gabardine grigia, di sera con un tailleur pantalone in crepe marocain dell'identico grigio, illuminato dalla camicetta in chiffon grigio perla, il plastron tutto ricami In argento. Perché ha in serbo per ore più femminili deliziosi abiti di chiffon rosa, gialli, neri, bianchi, fatti di tanti, lunghi petali sovrapposti, mobili, trasparenti e liberi, dal corpino alla gonna, dalle maniche alla scollatura, il loro delicato movimento appena frenato da una cintura dì raso, il suo fiocco e la spilla di Strass. Lucia Sollazzo

Persone citate: Cardin, Jean-lcuis Scherrer, Lucia Sollazzo, Pierre Cardin, Scherrer

Luoghi citati: Parigi, Roma