«Pace me ne parlò, ma Piperno mi diede garanzie per espilare Morucci e Faranda» di Silvana Mazzocchi

«Pace me ne parlò, ma Piperno mi diede garanzie per espilare Morucci e Faranda» Giuliana Conforto dai giudici per l'inchiesta sul caso Moro «Pace me ne parlò, ma Piperno mi diede garanzie per espilare Morucci e Faranda» ROMA — L'inchiesta sulle Brigate rosse è ormai costellata di opposte verità messe a confronto. L'ultimo atto è il diverso racconto che Lanfranco Pace, in carcere per l'affare Moro, e Giuliana Conforto, la donna che ospitò Morueci e la Faranda, danno del come i due giunsero nella casa dove furono arrestati e sul ruolo avuto da Franco Piperno nella vicenda. La versione di Pace è stata pubblicata ieri ed in sintesi è che fu lui (e non Piperno) a contattare la Conforto per far ospitare i due ex compagni e che Piperno ignorò la circostanza fin quando «successivamente», la donna andò a trovarlo all'Aquila, all'università dove il professore di fisica ha insegnato sino al 7 aprile, quando fuggi perché colpito da mandato di cattura. Pace aveva anche confermato quanto il giudice istruttore Francesco Amato era andato a contestargli e cioè di aver fatto ospitare la coppia, nel febbraio del '79. da un grafico, Aurelio Candido, radicale, direttore da poche settimane dell'agenzia del partito. Candido si era presentato spontaneamente ai giudici mercoledì scorso per esporre il sospetto che le due persone avute in casa per pochi giorni fossero proprio Morueci e la Faranda. Aveva detto di averli visti solo un paio di volte perché quella che fu la loro stanza sta al piano di sotto del suo appartamento. Aveva aggiunto che i due erano gentilissimi e davano puntual¬ mente da mangiare al gatto. Al momento di andar via, avevano lasciato un biglietto di ringraziamento (la calligrafia sarebbe della Faranda) insieme con le chiavi. Candido ha riferito di essere stato assalito dal dubbio, appena visto le foto degli arrestati, ma di non averli riconosciuti perché Morueci. quando lo aveva ospitato aveva i baffi. In seguito — ha raccontato Candido —scarabocchiando con la penna il diségno dei baffi su una foto di Morueci,. comparsa su un giornale, aumentarono i sospetti. Allora ne parlò con alcuni amici e, all'interno del partito radicale, ci fu una consultazione più allargata. Dopo aver ascoltato Pace, è stata convocata immediatamente Giuliana Conforto. La donna è arrivata verso le 10 della sera di giovedì a Palazzo di Giustizia insieme con il marito Massimo Corbo ed è entrata nella stanza del consigliere Gallucci, dove oltre al giùdice Francesco Amato c'era il collega' Ferdinando Imposimato. L'interrogatorio è stato carico di tensione. I giudici hanno fatto notare alla donna che. nonostante la fiducia accordata in passato alla sua versione, (la Conforto, accusata di favoreggiamento, venne scarcerata), risultava che essa aveva mentito, se non altro tacendo il nome di Pace. Soprattutto, però, i magistrati hanno voluto sapere in che data la Conforto avesse incontrato Piperno all'Aquila perché dal 7 aprile '79 il professore di fisica divenne da libero cittadino, un lati¬ tante. Giuliana Conforto ha solo modificato la sua versione dei fatti: ha infatti ammesso che era stato Pace a contattarla per primo, ma ha detto di aver accettato di dare ospitalità alla coppia solo dopo la visita all'Aquila a Piperno (prima del 26 marzo, quando i due entrarono nella sua casa) e di aver ceduto solo perché Piperno glieli garantì in quanto non sapeva chi fossero. Al contrarlo, Pace aveva ribadito a verbale di «escludere nel modo più assoluto che Piperno avesse telefonato alla Conforto o che avesse avuto rapporti con Morueci e la Faranda» perché ì contatti con i due ex compagni li aveva tenuti personalmente già dalla fine del gennaio scorso, quando la Faranda lo aveva aspettato sotto casa. E la prova di questo suo interessamento sarebbe stato proprio l'episodio dell'ospitalità chiesta e ottenuta da Candido. In serata il partito radicale ha diffuso una nota. «Candido — vi si legge — si è recato di sua iniziativa dal giudice Amato dal quale è stato ascoltato nella qualità di testimone e senza la presenza dei legali. Il Candido, che è militante del pr ha precedentemente informato i responsabili del partito e del gruppo parlamentare, i quali condividono la sua iniziativa e rispondono della sua sincerità e della sua buona fede. Ogni altro elemento è coperto dal segreto istruttorio, un istituto che il partito radicale contesta, ma rispetta». ' Silvana Mazzocchi

Luoghi citati: Aquila, Roma