Israele ha restituito all'Egitto due terzi del territorio del Sinai

Israele ha restituito all'Egitto due terzi del territorio del Sinai La completa restituzione avverrà entro 2 anni Israele ha restituito all'Egitto due terzi del territorio del Sinai TEL AVIV — All'esatta scadenza prevista del nono mese dopo la firma del Trattato di pace, Israele ha completato ieri la prima fase del suo ritiro dal Sinai attestando le proprie truppe lungo la linea che corre tra El-Arish, sul Mediterraneo, e Rasmuhammed all'estrema punta meridionale della penisola. Sempre secondo le clausole del trattato, da oggi le frontiere tra Israele e l'Egitto saranno aperte al traffico turi¬ stico e i due Paesi stabiliranno normali relazioni diplomatiche e collegamenti postali e telefonici. E' questa la prima volta dalla sua nascita nel 1948 che lo Stato ebraico ha relazioni diplomatiche e frontiere aperte con un Paese arabo. Una breve cerimonia sul luogo dove sorgeva fino a poche settimane fa la grande base aerea di Refidim, completamente smantellata in previsione della sua restitu- zione all'Egitto, ha segnato ieri il ritiro israeliano da un'ampia porzione del Sinai, la quinta ad essere abbandonata dallo Stato ebraico dal maggio scorso e militarmente la più importante, comprendendo i due passi strategici di Mitla e Gidi, la ex-stazione di allarme elettronico di Umm Khashiba e appunto la base di Refidim, ritenuta in passato una delle più grandi del Medio Oriente. Anche dopo la restituzione degli odierni undicimila chilometri quadrati di territorio, a Israele rimane il controllo di circa un terzo della penisola occupata con la «guerra dei sei giorni* del 1967. Lo sgombero dell'intera regione verrà completato nell'aprile del 1982. In previsione del proprio ritiro, gli israeliani hanno sgombrato dal Sinai un'impo nente quantità di materiale bellico, distruggendo gli impianti fissi e tutto quanto non potendo essere smontato avrebbe potuto venir usato dagli egiziani a scopi militari. La formale instaurazione di rapporti diplomatici tra Gerusalemme e II Cairo troverà la sua prima concreta attuazione domani con l'apertura dell'ambasciata israeliana in Egitto e, qualche giorno più tardi, con l'apertura dell'ambasciata egiziana a Tel Aviv In coincidenza con il completamento della prima fase del ritiro israeliano dal Sinai e la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi, il presidente egiziano Anwar El Sadat ha telefonato ieri al primo ministro israeliano Menache m Begin e lo ha assicurato circa l'intenzione del suo governo di 'attuare ogni parte degli accordi di pace* conclusi nove mesi fa tra Gerusalemme e II Cairo.

Persone citate: Anwar El Sadat, Begin, Menache