La Cina «nazione favorita» dagli Usa Il Pentagono annuncia nuove forniture

La Cina «nazione favorita» dagli Usa Il Pentagono annuncia nuove forniture Il Congresso approva la clausola privilegiata negata alPUrss La Cina «nazione favorita» dagli Usa Il Pentagono annuncia nuove forniture DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE WASHINGTON — Nell'ambito delle ritorsioni contro l'Urss per l'invasione dell'Afghanistan, il Pentagono ha ieri annunciato la vendita a Pechino di attrezzature paramilitari, dai radars ai trasporti pesanti. Contemporaneamente, le Camere, in riunione congiunta, hanno concesso alla Cina la clausola commerciale della 'nazione più favorita* negata alla Russia: quella bassa con 294 voti contro 88, quella alta con 74 contro 8. Non è escluso, nonostante le smentite, che gli Stati Uniti decidano di fornire anche armi ai cinesi: il Pentagono ha infatti definito «in sviluppo* i rapporti «di difesa» tra i due Paesi. Il ministro Brown aveva visitato Pechino subito dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan, indicando la fine della politica americana di equidistanza dalla Cina e da Mosca. A 24 ore dal duro «messaggio sullii siato dell'Unione», in cui ha ammonito l'Urss che il Golfo Persico è intoccabile come l'Europa Occidentale, il presidente Carter ha incominciato cosi a giocare «la carta cinese*. Il voto del Congresso sulla clausola della *nazione più favorita*, che estende alla Cina i privilegi concessi ai partners commerciali più fidati degli Stati Uni- • ti, gli permette un enorme margine di manovra, n riawicinamento di Washington a Pechino può divenire, insieme con il boicottaggio delle Olimpiadi, il problema maggiore di Mosca. Hanno dichiarato il senatore Jackson e il deputato Udall, entrambi democratici: 'L'annuncio del Pentagono e il voto del Congresso segnano una svolta storica*. A Washington si dice che uno degli obiettivi di Carter sia l'installazione di *basi di ascolto* americane per la sorveglianza dell'Urss in territorio cinese. Mentre a Washington maturavano questi provvedimenti, a Pechino gli Stati Uniti e la Cina hanno firmato un 'memorandum* per l'uso di un satellite artificiale. Un altro dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni per le alte tecnologie. Contatti sono inoltre in corso per la formazione di un «consorzio» di nazioni, che potrebbe includere la Nato, per gli aiuti al Pakistan. La reazione cinese al 'messaggio sullo stato dell'Unione* di Carter sembra positiva. Pechino ha però segnalato il passaggio di cinque navi da guerra sovietiche dirette verso l'Oceano Indiano, e vorrebbe un rafforzamento della presenza Usa nell'area. Attualmente, vi sono 25 navi americane e 26 russe nel Mare Arabico: ma le prime saranno ridotte a 21, mentre le seconde saliranno a 31. Una delegazione è attesa il mese venturo da Pechino per una 'disamina approfondita* dei rapporti Stati Uniti-Cina L'apertura militare e commerciale alla Cina non è l'unica misura adottata in seguito al -messaggio sullo stato dell'Unione*. Con un voto massiccio, 386 a 12, la Camera ha approvato il boicottaggio delle Olimpiadi, inviandolo al Senato. Ne) quadro del confronto con l'Urss. che tanti appoggi sta procurando al Presidente, diventa sempre più visibile il mutamento di rotta sull'Iran. In un'intervista alla tv. il consigliere della Casa Bianca Brzezinski ha ieri dichiarato che -gli Stati Uniti mantengono l'impegno all'indipendenza e all'integrità dell'Iran* e che se gli ostaggi dell'ambasciata americana a Teheran fossero rilasciati 'allaccerebbero relazioni amichevoli col regime di Khomeini*. Una schiarita nel dramma degli ostaggi, in concomitanza con le elezioni presidenziali in Iran, si sta delineando all'Orni. Di ritorno da New Delhi e da Islamabad. il segretario generale Waldheim ha annunciato di avere un piano in discussione col ministro degli Esteri iraniano Ghotbzadeh. Egli costituirebbe un tribunale internazionale d'inchiesta composto da membri del Consiglio di sicurezza e da nazioni islamiche, «In cambio — ha asserito Waldheim —l'Iran libererebbe i prigionieri, e.c.

Persone citate: Brown, Brzezinski, Khomeini, Waldheim