Il nuovo «blitz» della Germania di Tito Sansa
Il nuovo «blitz» della Germania OSSERVATORIO Il nuovo «blitz» della Germania «La forza numerica dell'esercito tedesco e la durata della leva per me non sono dei tabù; ha detto giorni fa il candidato Cancelliere dell'opposizione Franz Josef Strauss e ha proposto che la Bundeswehr si assuma — in caso di necessità—compiti che attualmente sono delle forze americane in Europa per permettere che queste possano venire trasferite nel Medio Oriente e nel Golfo Persico «per garantire le comunicazioni marittime e i rifornimenti di petrolio: Attualmente l'esercito di Bonn conta 495 mila uomini (un soldato su due nel centro dell'Europa è tedesco-occidentale) e il servizio militare dura 15 mesi. Da Washington, dove si trovava per incontrare Carter, il ministro degli Esteri, Hans Dietrich Genscher, ha fatto sapere immediatamente che trovava la proposta 'interessante' e «una base costruttiva per il colloquio tra governo e opposizione*, avvenuto ieri a porte chiuse alla Cancelleria. Tanto Strauss quanto Genscher — comunque — hanno respinto la proposta dei democristiani di Kohl di allargare la sfera d'influenza della Nato, perché ciò guasterebbe le relazioni con i paesi dell'Europa Orientale. Sull'argomento è ritornato ieri il vicepresidente democristiano Alfred Dregger, proponendo che •la minaccia globale dell'Unione Sovietica venga bloccata da forze navali, reparti speciali di intervento e punti d'appoggio» nella zona del Golfo Persico e del Capo di Buona Speranza. Ciò dovrebbe permettere ai Paesi del Terzo Mondo di fare una politica indipendente da Mosca. «JVoi tedeschi — ha detto Dregger — non abbiamo motivi morali o politici per tenerci in dispartem. Il cancelliere Helmut Schmidt, che sta cercando nello stesso tempo di essere solidale con gli Stati Uniti e di continuare la politica di distensione con l'Unione Sovietica, insiste invece per la riduzione bilanciata delle truppe nel centro dell'Europa (quelle tedesche e del Benelux) e per un trasferimento sul plano politico ed economico degli sforzi che la Germania Federale deve fare, per rimanere al di fuori di quello che lui chiama •maltempo internazionale: Il suo portavoce ha smentito le voci — raccolte dalla Washington Post — secondo cui Genscher avrebbe promesso agli americani che i tedeschi sono pronti a sostituire le i loro truppe in Europa. La tesi di Schmidt, appoggiata dagli ambienti finanziari e industriali del .paese, è che l'indebolimento delle due grandi potenze in Asia e in Africa offre alla Germania — e ai JVfec — un'occasione unica per sostituirle in quel settore. Scrive Die Welt che « bisogna sfruttare la debolezza dei grandi*. Bonn già lo sta facendo: la settimana scorsa il ministro degli Esteri Genscher ha ricevuto uno dopo l'altro tutti gli ambasciatori dei paesi arabi, ieri ha visto il viceprimo ministro della Thailandia, il mese prossimo andrà in Pakistan, in marzo a Kuala Lumpur per partecipare alla conferenza dei ministri degli Esteri dell'Asean (che raccoglie i Paesi non comunisti, Thailandia, Malaysia, Indonesia, Singapore e Filippine), il ministro dell'Economia conte Otto Lambsdorf f è appena rientrato da un viaggio in tre capitali del Golfo Persico, dove grandi imprese tedesche stanno prendendo il posto di quelle americane. E intanto si espandono i contratti e i commerci con Unione Sovietica e Cina. Per la Germania è venuto il momento degli affari nel Terzo Mondo. Ma non ci si dovrebbe stupire — si dice a Bonn — se soldati della Bundeswehr dovessero venir trasferiti in Turchia. Naturalmente nell'ambito della Nato. Tito Sansa Genscher: offensiva dal Golfo Persico al Sud-Est asiatico
Persone citate: Alfred Dregger, Dregger, Franz Josef Strauss, Hans Dietrich, Helmut Schmidt, Kohl, Schmidt, Strauss
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