Picchiato, ha perso un occhio Un anno e mezzo al feritore

Picchiato, ha perso un occhio Un anno e mezzo al feritore In tribunale la lite dopo un tamponamento Picchiato, ha perso un occhio Un anno e mezzo al feritore La vittima portava gli occhiali; le lenti causarono ferite irrimediabili - Altro processo: due anni per un colpo di pistola Lite tra automobilisti, uno sferra un pugno a un altro che perde la vista dall'occhio sinistro. L'episodio è stato rievocato nell'aula della seconda sezione del tribunale penale (pres. Alello), ieri. Sul banco degli imputati Giuseppe Russo, 27 anni, difeso dall'aw. Maggi; parte civile Andrea Ravlola 58 anni, via Carrù, difeso dall'aw. Masselli. Ecco come si sono svolti i fatti. Sera del 9 ottobre '77 in corso Racconigl, angolo via Pollenzo. Una «500» si arresta per dare la precedenza alle auto che provengono da destra: alla guida c'è il Ravlola che ha al fianco la moglie Maria Delle Donne. Pochi istanti e sopravviene dietro l'auto del Ravlola una seconda «500» guidata da Vincenzo Salvatore, 26 anni, via Venasca, che ha a bordo il Russo, fotografo. Questa vettura urta la prima, una cosa da poco. Scende 11 Ravlola per constatare i danni, scendono 11 Russo e 11 Salvatore. Discussione; poi all'improvviso, sembra, 11 Russo appioppa un pugno al volto del Ravlola. Questi porta gli occhiali, 11 pugno gli spezza le lenti e i vetri feriscono l'occhio sinistro, già effetto da astigmatismo. Comincia 11 calvario della vittima, perché la ferita è più grave di quel clie era apparsa al primo momento. Interventi di specialisti, degenze all'ospedale, convalescenze, cure costose: tutto inutile, l'occhio è irrecuperabile. Ieri, dicevamo, 11 processo, un'udienza che si è movimentata quando ha deposto Vincenzo Salvatore, il quale, probabilmente per tirar fuori l'amico da un brutto pasticcio, ha calcato troppo la mano, riferendo particolari che non hanno trovato riscontro nelle carte processuali. Poi, la sentenza: 1 anno e 6 mesi di reclusione all'imputato che dovrà, in attesa della definizione dei danni In sede civile, corrispondere il versamento immediato di 5 milioni alla parte lesa. Il p.m. Marciarne, sostenendo che 11 gesto del Russo non aveva motivazioni chiedeva un pena esemplare : 3 anni. if Discussione con la pistola tra clan, per questioni da poco, che per alcuni invece acquistano peso fino a giustificare gli spari e il ferimento dell'avversario. Il processo per questa sparatoria definita dal codice stentato omicidio» è finito ieri, abbastanza bene per l'Imputato, Rosario Zipparl accusato di aver ferito Saverio Amen. Costoro con altri due Zipparl, Luigi e Fernando, Domenico Amen, Giovanni Faleo e Michele De Stefano erano pure imputati di rissa. All'origine dello scontro tra gli Zipparl e gli Amen c'è uno sgarbo di Saverio Amen a Rosario Zipparl. Comincia in un bar di via Saorgio e finisce In un altro bar dove lo Zipparl tira fuori la pistola e ferisce a una gamba Saverlo Amen. Processo alla seconda sezione delle Assise (pres. Padovani); ieri la sentenza che condanna Rosario, lo sparatore, a due anni (già scontati) di reclusione: il reato principale è stato derubricato in lesioni come chiesto dal difensore Andrea Delgrosso. Le altre pene: 10 mesi a Fernando Zipparl, 1 anno e due mesi a Luigi Zlppari, 9 mesi agli altri escluso 11 De Stefano che è stato assolto per Insufficienza di prove.