«Spetta al governo affrontare il nodo della scala mobile»

«Spetta al governo affrontare il nodo della scala mobile» Il parere della Confindustria «Spetta al governo affrontare il nodo della scala mobile» ROMA — n comitato di presidenza della Confindustria ha compiuto ieri un primo esame della lettera inviata dalla Federazione sindacale unitaria in risposta al documento confindustriale dell'11 gennaio scorso. Il comitato — secondo quanto si rileva negli ambienti della Confindustria — dopo aver preso atto dell'ampiezza dei contenuti della lettera, ha ritenuto opportuno «per una proficua prosecuzione del dialogo con i sindacati» un esame approfondito delia lettera stessa in sede di consiglio direttivo, che si riunirà nei prossimi giorni, ed eventualmente di giunta; saranno dunque gli organi statutari a dare una valutazione sulle risposte del sindacato. Per quanto riguarda in particolare la posizione dei sindacati in merito alla scala mobile, negli stessi ambienti si fa osservare che, venuta meno la possibilità di esaminare la questione a livello di parti sociali, il problema dovrà ora necessariamente essere affrontato dal governo. Alla riunione, presieduta da Guido Carli, hanno partecipato i vicepresidenti Buoncristiani, Agnelli, Pirelli, Orlando, Modiano e Abete, il direttore generale Savona, il consigliere incaricato per il centro studi, Locatela, e quello incaricato per il Mezzogiorno, Violati. In una dichiarazione Renato Buoncristiani, vicepresidente dell'Associazione degli industriali dice che le controproposte sindacali saranno esaminate «in quanto occorrono approfondimenti per individuare i fatti reali per il proseguimento del confronto. Abbiamo rilevato la conside- iiiiitiinitDniiiiHiiunuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii razione che la Federazione unitaria dedica ai problemi di una minore dipendenza energetica del nostro paese dall'estero, della qualificazione della spesa pubblica e del rilancio della produttività. Abbiamo preso atto che il sindacato non intende discutere l'attuale sistema di scala mobile, mentre vuole riservare attenzione alla politica fiscale e parafiscale. Tutto ciò — conclude Buoncristiani —chiama in causa anche il governo».

Persone citate: Abete, Agnelli, Buoncristiani, Guido Carli, Modiano, Renato Buoncristiani, Violati

Luoghi citati: Roma, Savona