Roma: 4 autonomi arrestati e chiusa radio «Onda rossa»

Roma: 4 autonomi arrestati e chiusa radio «Onda rossa» Roma: 4 autonomi arrestati e chiusa radio «Onda rossa» Fra loro c'è Vincenzo Miliucci, braccio destro di Pifano - Una delle accuse è «istigazione all'odio tra le classi sociali» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Tace «Onda rossa., l'mittente radio, voce ufficiale dell'Autonomia. Ieri mattina sono state sequestrate le apparecchiature e messi i sigilli alla sede: contemporaneamente sono stati arrestati Giorgio Trentln, 56 anni, militante del collettivo autonomo «Policlinico», presidente della cooperativa che gestiva la radio, Vincenzo Miliucci, 37 anni, esponente del «collettivo Enel», intestatario del contratto di affitto della sede dell'emittente, e Claudio Rotondi, aderente allo stesso gruppo. Quest'ultimo è stato fermato nell'aula del tribunale di Chieti dove è in corso il processo contro Daniele Plfano, numero uno dell'Autonomia romana. In serata è stato rintracciato ed arrestato anche Osvaldo Miniero, di 30 anni. La lista dei mandati di cattura da eseguire comunque non sarebbe finita qui. Il provvedimento che ha dato il via all'operazione della Digos è stato firmato dal giudice istruttore Rosario Priore. All'alba sono scattate numerose perquisizioni negli appartamenti abitati da persone indicate come «autonome» e verso le nove, è stata setacciata la sede di Onda Rossa, sigillata subito dopo. Trentin, Miliucci e Rotondi sono accusati di 'istigazione a disubbidire alle leggi e all'odio tra le classi sociali, propaganda ed apologia in relazione all'associazione sovversi- va». Il mandato di perquisizione per la sede di «Onda Rossa», invece, motiva indirettamente i sospetti che la magistratura romana ha sull'emittente radio degli autonomi. 'Sulla base di rapporti della Digos — vi si legge — vi è fondato motivo di ritenere che nella sede di Onda Rossa e nei locali adiacenti, possono rinvenirsi non solo impianti ed apparecchiature di cui al provvedimento di sequestro, ma anche una documentazione concernente la proprietà e la gestione della radio e i rapporti di questa con gruppi eversivi come le Brigate Rosse, Nap e Autonomia organizzata o comunque facenti capo all'Autonomia e al Mpro (Movimento popolare di resistenza offensivo)». La personalità di maggior rilievo tra gli arrestati è Vincenzo Miliucci, braccio destro di Pifano, esponente di rango dell'Autonomia operaia organizzata. Iscritto al pei, ne usci nel '69 ed aderì al «Manifesto». Anche da questo gruppo politico venne fuori nel '72 con Pifano e un centinaio di iscritti per la crisi che nel frattempo aveva coinvolto i Cub, comitati operai di base, organismi paraslndacali legati all'estrema sinistra, presenti soprattutto nei settori dei trasporti, ospedali, Enel e Sip. L'inchiesta giudiziaria, nell'ambito della quale sono stati emessi i provvedimenti di ieri, prese il via nel '78 e se ne occupò il sostituto procuratore della Repubblica Giancarlo Armati. Il magistrato mise sotto inchiesta oltre a radio «Onda Rossa», anche «Radio Città Futura» legata a Renzo Rosselllni, figlio del regista Roberto Rossellinl. Giorgio Trentin, direttore di Onda Rossa e Giorgio Ruffino Ferrari, proprietario dell'emittente, vennero indiziati dei reati che poi furono loro contestati dopo la formalizzazione dell'indagine dal giudice Priore e cioè 'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico e all'odio tra le classi sociali». Un gruppo di redattori di «Onda Rossa» si è recato ieri nella sede del gruppo radicale alla Camera, dove era In corso una conferenza stampa sulle misure antiterrorismo. I compagni degli .autonomi.arrestati hanno riferito, tra l'altro, che una delle imputazioni riguarda l'Istigazione all'odio tra le classi sociali (art. 415 cod. pen.). Gli arresti pertanto — hanno sostenuto gli autonomi — si inquadrano nella 'Strategia repressiva delle misure di polizia in discussione al Parlamento». Intervenendo per un commento, il deputato radicale Tessari ha definito assurdo il reato, aggiungendo che esso 'allora riguarderebbe anche l'on. Nilde Jotti, che per trentanni ha predicato l'odio di classe».

Luoghi citati: Chieti, Roma