Vertenza British Steel sindacati dalla Thatcher

Vertenza British Steel sindacati dalla Thatcher Vertenza British Steel sindacati dalla Thatcher LONDRA — L'attività dei picchetti degli scioperanti della British Steel si allarga a macchia d'olio coinvolgendo sempre più numerose industrie collaterali (picchettaggio ^secondario.) mentre il primo ministro signora Margaret Thatcher ha ricevuto ieri a Douming Street il capo dei sindacati della categoria, BUI Sirs. E' il primo intervento diretto del premier nella vertenza e costituisce un tentativo di risolverla prima dell'entrata in sciopero di solidarietà del settore siderurgico priva to. None, quella della Tliatcher, una vera e propria mediazione, giacché la •signora di ferro* continua a ribadire la sua politica di «non intervento» nelle vertenze sindacali. L'atteggiamento del governo tuttavia, può essere determinante, dato che la British Steel, la più grossa industria siderurgica del Paese, è controllata dallo Stato. Nell'incontro di ieri le parti hanno mantenuto le loro posizioni, e quindi non si prevedono sviluppi sensazionali. Bill Sirs ha ribadito la richiesta al governo di permettere all'azienda l'utilizzazione degli stanziamenti già stabiliti a suo favore (450 milioni di sterline per il triennio prossimo) per permetterne l'aumento dei salari, secondo le richieste sindacali. Margaret Thatcher ha risposto seccamente che gli stanziamenti saranno destinati a reinvestimenti, ad aumentare la produzione, pagare straordinari, ma non ad aumenti di salari per maestranze la cui produttività — ella sostiene — è la più bassa d'Europa.

Persone citate: Bill Sirs, Margaret Thatcher, Thatcher

Luoghi citati: Europa, Londra