La Chiesa olandese esclude il «celibato facoltativo»

La Chiesa olandese esclude il «celibato facoltativo» Ultimo scontro al Sinodo dei Paesi Bassi a Roma La Chiesa olandese esclude il «celibato facoltativo» È stata questa la risposta della «gerarchia» alla domanda-«accusa» di mancanza di chiarezza sul problema posta da un padre sinodale CITTA' DEL VATICANO —Per la prima volta 1 vescovi olandesi riformisti sono passati ieri dal contrattacco alla difesa: è avvenuto sui temi caldissimi del celibato e del sacerdozio sacramentale che hanno introdotto la seconda settimana del Sinodo che anziché sabato si concluderà lunedi Ci sarebbero votazioni su conclusioni molto generali. Presente Papa Wojtyla, un «padre sinodale» (le fonti non possono fornire nomi) ha posto una domanda, che ha sapore di un'accusa: «Per caso, non c'è una mancanza di chiarezza da parte della gerarchia dei Paesi Bassi sul problema del celibato?». Dallo stile tipicamente curiale, la critica dev'essere venuta da un cardinale, forse Silvio Oddi, prefetto della Congregazione del Clero. S'è acceso il dibattito che il comunicato ufficiale definisce «di grande franchezza e fraternità; cioè molto vivace. «Diversi interventi» hanno replicato che la gerarchia olandese ha «sempre difeso il celibato in maniera saggia e senza equivoci, escludendo chiaramente il "celibato facoltativo" proposto da qualcuno: Nel 1970 esso fu chiesto dal «Concilio pastorale d'Olanda», composto in maggioranza di laici, malgrado l'opposizione dei vescovi. Scoppiò il conflitto con Roma, al quale seguirono le nomine dei vescovi Simonis ('71) e Oijsen ('72), scelti da Paolo VI perché tradizionalisti. «Oggi — hanno ribattuto ancora — la grande maggioranza accetta seza ambiguità il celibato e nessun candidato al sacerdozio si è detto contrario al sacerdozio permanente». «I vescovi sono unanimi — hanno sottolineato con forza — nell'insistere sull'importanza della consacrazione totale a Dio nel servizio alla Chiesa che è nei Paesi Bassi». Da 1500 a 2000 preti, tutti formati nei seminari tradizionali d'un tempo, hanno lasciato il sacerdozio e si sono sposati negli ultimi vent'anni. «Il celibato sarebbe meglio compreso nel quadro d'una vita comunitaria e dei consigli evangelici, specie la povertà e l'ubbidienza» hanno aggiunto i difensori chiedendo l'aiuto delle case religiose. «Qualche gruppo ristretto fa confusione tra i due tipi di sacerdozio — ha rilevato un oratore —. E' un "campanello d'allarme" per una maggiore vigilanza da parte dei vescovi». In Olanda vi sono circa trecento «operatori pastorali», uomini e donne, che adempiono 1 ministeri sacerdotali, salvo la Messa e la confessione. «E' necessario precisare i loro compiti, con uno statuto», ha chiesto un altro, preoccupato che si giunga al «sacerdozio temporaneo» o al sacerdote scelto dai fedeli. «La nostra, certezza sul carattere permanente del sacerdozio — hanno ribattuto —è in generale condivisa dai preti. Non c'è in Olanda una tendenza seria per il sacerdozio temporaneo». Un'alternativa alla creazione di nuove diocesi è la richiesta di suddividere meglio 1 territori più estesi delle sette diocesi, affiancando gli attuali vescovi con ausiliari; eviterebbero polemiche sul diritto dei capitoli diocesani di presentare tre nomi al Papa per la nomina degli «ordinari». Lamberto Fumo

Persone citate: Lamberto Fumo, Paolo Vi, Papa Wojtyla, Silvio Oddi, Simonis

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Olanda, Paesi Bassi, Roma