Cocomeraio condannalo a 16 anni
Cocomeraio condannalo a 16 anni Cocomeraio condannalo a 16 anni La sera del 23 luglio '76 uccise un giovane durante una lite in osteria -1 giudici gli hanno riconosciuto l'attenuante della provocazione Il cocomeraio Marcello Antoniello che uccise il compare per una lite da osteria è stato condannato dalla prima sezione d'assise (pres. Barbaro) a 16 anni di reclusione. La corte ha accolto la linea difensiva proposta dagli avvocati Albanese e Tartaglino e cioè l'attenuante della provocazione. Cioè Antoniello uccise dopo che la vittima Antonino Agnello lo aveva schiaffeggiato e insultato. Il fratello dell'imputato. Claudio, accusato a piede libero di rissa, è stato condannato a 1 anno di reclusione. Il fatto è stato ricordato brevemente nel corso dell'udienza di giovedì. E' la sera del 23 luglio 1976, i fratelli Antoniello, finito di vendere angurie lungo la strada per Borgaro. rientrano a Madonna di Campagna dove abitano e prima di andare a letto vanno in pizzeria per una rapida cena. Con loro c'è un'amica. Nel locale di via Nigra 47. data l'ora tarda, non ci sono molti avventori. C'è tuttavia un conoscente. Antonino Agnello, il quale invita i fratelli e la donna a sedersi con lui: «Offro io». Fa lo spaccone, perché al momento di saldare il conto dice di non aver abbastanza quattrini. «E perché ci hai invitati?» osservano scuri in volto gli Antoniello. Ognuno paga per sé. ma l'Agnello si ritiene offeso: «Sono un uomo d'onore, avrei pagato domani, qui c'è gen te che mi conosce e si fida». Poi volano parole grosse, minacce. Il gruppo si sposta all'esterno. Continuano gli insulti. Ad un certo punto l'Agnello schiaffeggia uno dei fratelli i quali rispondono per le rime. Forse l'Agnello per sottrarsi al peggio minaccia grosso: «Vi uccido». Il giovane passa per un duro, probabilmente crede che basti una frase ad effetto per chetare gli avversari. Commette però l'errore di correre verso la propria auto. Il gesto viene Interpretato male. Marcello Agnello pensa che l'altro voglia armarsi davvero. E' a questo punto che il cocomeraio estrae di tasca la pistola e spara: due colpi che vanno a segno. Niente da fare per la vittima: muore dissanguata in pochi istanti. * Dopo quindici anni un torinese è stato processato, ieri mattina, dal tribunale di Cuneo: ma ormai i reati erano caduti in prescrizione. Carlo Berrà. 37 anni, via Spazzapan 12. era stato denunciato perché, alla fine del servizio militare, si era portato a casa 67 proiettili di arma da guerra e cinque caricatori. Un singolare souvenir che gli era però costato l'imputazione di fruto e detenzione di munizioni. it L'altra sera, poco prima delle 23. una 850. guidata da Giorgio Carluccio. 22 anni. Col legno, via Verona 10. mentre percorreva via Reiss Romoli. in direzione di corso Vercelli, è slittata., sul fondo stradale sdrucciolevole per la neve, ed è andata a schiantarsi contro un pullman della linea 62. guidato dall'autista Savino Lospinoso. 33 anni, via Cunibertl 92.
Luoghi citati: Cuneo
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