Condizioni stazionarie per Tito di Frane Barbieri

Condizioni stazionarie per Tito Condizioni stazionarie per Tito DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BELGRADO — Una giornata tranquilla, quella di ieri, per il presidente Tito: se cosi si può definire un traumatico intreccio di incertezze mediche, politiche e umane. Il bollettino quotidiano, emesso dalla clinica di Lubiana, dice in una sola scarna frase che «non ci sono cambiamenti di rilievo rispetto al giorno precedente». Sembra che i medici curanti considerino un intervento chirurgico indispensabile, ma non estremamente urgente. Si profila la possibilità, che si aspetti qualche giorno, tenendo sotto controllo la, trombosi della gamba colpita, per lasciare che si stabilizzino ulteriormente le condizioni generali, relativamente buone. Concordi con i medici per un intervento risolutorio (i pericoli di un'operazione vengono giudicati dagli specialisti attorno al 20 per cento) sarebbero i politici. Contrario, invece, sarebbe l'illustre pazienze. Da una giornata relativamente tranquilla ci si aspetta che scaturisca una decisione. Vladimir Bakaric. l'ultimo dei capi storici della rivoluzione e decano della presidenza collegiale, è stato a Lubiana. Più vicino a Tito per legami generazionali e umani, ma anche per il grado di prestigio politico di cui gode nel partito. Bakaric ha affrontato con il presidente, a quanto si presume, il difficile dilemma nei suoi molteplici aspetti. La decisione, anche se è stata presa, non è ancora nota. Trasparirà soltanto nei successivi bollettini medici. Nella stessa giornata si è registrato invece un aumento di tensione in campo politico. Non tanto in Jugoslavia, quanto nella zona che la circonda. In Romania, dopo il drammatico discorso di Ceausescu («Mai dalla fine della guerra la situazione è stata cosi tesa e pericolosa») la Guardia Patriottica, cioè l'organizzazione del «popolo armato», è stata mobilitata per la prima volta dopo il famoso rifiuto del capo romeno di votare l'aumento delle spese del Patto di Varsavia. Dalla Bulgaria è stato annunciato il Frane Barbieri (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Persone citate: Ceausescu, Vladimir Bakaric

Luoghi citati: Belgrado, Bulgaria, Jugoslavia, Lubiana, Romania