«Mio marito è stato ucciso, ma ora vive con noi contro il terrorismo»
«Mio marito è stato ucciso, ma ora vive con noi contro il terrorismo» «Mio marito è stato ucciso, ma ora vive con noi contro il terrorismo» Così scrive la vedova di Lorusso, l'agente assassinato un anno fa •Nel colloquio di Capodanno con gli Italiani, il Presidente Pertini ha sottolineato i rischi della violenza, ha detto di non avere più animo di rendere omaggio alle vittime dei terroristi. Certo, ormai i morti assassinati sono all'ordine del giorno, rappresentano una triste realtà quotidiana. Ma non diventi per la gente solo un'occasione di sgomento, forse di paura, certo di commozione che passa e si cancella. »Non dimentichiamo come io non potrò scordare Giuseppe Lorusso, agente di custodia. Era mio marito, è il padre dei miei due figli. E'stato assassinato un anno fa e lo ricorderemo domani, sabato, alle ore 17 nella Cappella di Maria Ausiliatrice. In quei tristi giorni del gennaio 79, tanta commozione, tante volte il nome ripetuto sui giornali, forse tanta curiosità. La gente dimentica? Si abitua e non ci fa più caso? Penso e mi auguro di no. •Giuseppe Lorusso e tutti gli altri morti assassinati non sono stati eroi ma sono caduti sulla breccia, comunque difendendo la vita civile di tutti noi e la democrazia dell'Italia. Sono con noi. camminano davanti a noi nella lotta contro il terrorismo, per un mondo migliore». Rosa Lorusso
Persone citate: Giuseppe Lorusso, Lorusso, Pertini
Luoghi citati: Italia
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