Minoranza radicale contro la segreteria

Minoranza radicale contro la segreteria Minoranza radicale contro la segreteria Le nuove «associazioni» sono sorte in polemica con l'attuale gruppo dirigente piemontese che se ne rammarica -1 contrasti Sabato scorso alcuni autorevoli esponenti del partito radicale (Paolo Chicco, del Consiglio federativo nazionale, Adelaide Aglietta. presidente del gruppo parlamentare alla Camera, Elena Negri) hanno presentato tre nuove associazioni pr, nate dopo 11 congresso regionale dell'8-9 dicembre. All'incontro i cronisti hanno notato un'assenza: non c'era l'attuale segretario della federazione piemontese, Enzo Francone. Perché? «JVon ero stato invitato. Sono venuto a conoscenza dell'iniziativa, solo domenica, leggendo i giornali». Che cosa vuol dire? «Queste associazioni evidentemente tendono ad operare al di fuori delle strutture regionali delpartito». E' una prassi regolare? «Si. .Sarebbe però opportuno vi fosse una maggior collaborazione con la segreteria, evitando cosi le confusioni. Il partito, sino a prova contraria, si articola in federazioni, nazionale e regionali: in Piemonte ha sede in via Garibaldi 13, non in via dei Mille, come sembrerebbe con le recenti iniziative». Da queste affermazioni traspare la polemica fra nuovo e vecchio gruppo dirigente: da un lato Frantone. Martini Torchio, che a dicembre, nell'assemblea annuale, hanno ottenuto una maggioranza «risicata» del 51 per cento; dall'altro, Elena e Giovanni Negri, Paolo Chicco, i quali, con il 49 per cento, hanno perso» quella battaglia. Le divergenze fra 1 due schieramenti non sono tuttavia sostanziali (entrambi sono in sintonia sui futuri obiettivi del pr: referendum, democrazia diretta, movimenti libertari). L'idea di creare le nuove associazioni, a parere di Prancone «nasce, probabilmente, dalla difficoltà degli "sconfitti" di riconoscere i risultati dell'ultima assise regionale». Precisa il nuovo segretario piemontese: »Non c'è rottura politica. Temo però che il gruppo perdente la voglia alimentare, forzando su proposte (ad esempio la revisione dillo statuto) che noi siamo pronti ad accogliere. Non ci nascondiamo infatti che nella regione ci sono nuove realtà, nuovi gruppi radicali, ne siamo felici. Il tutto deve comunque essere ricondotto ad un rapporto corretto di collaborazione: per costruire, non per polemizzare o peggio, distruggere». L'attuale minoranza, a quanto si dice, vi accusa, anche, di avere particolari interessi per le prossime elezioni amministrative... .E' vero — interrompe Francone —. L'accusa però non ha fondamento: noi accetteremo le decisioni che verranno assunte dal congresso nazionale straordinario previsto per marzo. Niente di più. A quell'appuntamento daremo tuttavia il nostro contributo. Personalmente non sono per presentare liste radicali; penso ad un ampio cartello che unisca tutte le forze di opposizione democratica disponibili». Sabato all'inaugurazione dei nuovi «centri», c'era pure Ade laide Aglietta, un simbolo per i radicali torinesi. 'Credo — conclude Francone — che il suo intervento sia stato determinato da ragioni di amicizia che la legano ad alcuni rappresentanti della minoranza. Spero insomma che non si tratti di una presenza polemica nei confronti di risultati congressuali che nessuno dovrebbe disconoscere». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Adelaide Aglietta, Aglietta, Elena Negri, Enzo Francone, Francone, Giovanni Negri, Giuseppe Sangiorgio, Martini Torchio, Paolo Chicco

Luoghi citati: Piemonte