Gli Usa difenderanno l'Iran in caso d'invasione sovietica

Gli Usa difenderanno l'Iran in caso d'invasione sovietica Per la presenza dei russi al confine afghano Gli Usa difenderanno l'Iran in caso d'invasione sovietica Un giornale rivela contatti Teheran-Panama per estradare lo Scià DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — L'Iran ha nuovamente ammonito l'Europa e il Giappone che sospenderà l'esportazione del petrolio se questi Paesi appoggeranno le sanzioni economiche degli Usa nei suoi confronti. Ma il governo americano, pur preparandosi all'embargo commerciale, e forse al blocco navale del Golfo Persico, ha annunciato che è pronto a difendere il regime di Khomeini da un eventuale attacco sovietico. La situazione di stallo creatasi dopo il veto dell'Urss al Consiglio di Sicurezza dell'Onu si è cosi accentuata. Per ottenere il rilascio degli ostaggi dell'ambasciata a Teheran, gli Stati Uniti intendono prostrare economicamente l'Iran, ma contemporaneamente non vogliono indebolire l'attuale regime al punto da agevolare un intervento russo. Il monito all'Europa e al Giappone è stato rivolto dal ministro del Petrolio Moinf ar, che ha convocato nel suo ufficio l'ambasciatore nipponico Tsutomu Wada. La disponibilità Usa a difendere l'Iran è stata annunciata dal portavoce del Dipartimento di Stato Hodding Carter. Riferendosi al trattato di alleanza stipulato dai due Paesi nel '59 e denunciato unilateralmente dall'ayatollah Khomeini lo scorso anno, Hodding Carter ha detto: «Rimane immutato il nostro desiderio di proteggere il territorio e i confini iraniani». Il portavoce ha aggiunto che «l'invasione sovietica dell'Afghanistan minaccia le forniture di petrolio all'Occidente e soprattutto all'Europa». L'altro ieri il portavoce della Casa Bianca, Jody Powell, aveva denunciato lo spostamento di 25 mila soldati russi verso le frontiere con l'Iran. Il dilemma in cui si trova Carter è molto grave. Il presidente, che è riuscito a isolare l'Urss all'Onu e a mobilitarle contro gran parte del Paesi islamici, teme che una prova di forza con l'Iran vanifichi questo successo. Negli ultimi sondaggi elettorali si registra un calo della sua popolarità nei confronti sia del principale avversario repubblicano, Reagan, sia di Kennedy. Un'indicazione sarà data domenica prossima, alle votazioni della conferenza democratica nello Iowa. Secondo il Chicago Tribune, il presidente panamense Royo ha discusso due volte al telefono, martedì, l'estradizione dello Scià con il ministro degli Esteri iraniano Ghotbzadeh. Sabato l'Iran ha chiesto l'immediato arresto dell'ex imperatore, annunciando l'invio dei relativi documenti legali entro 60 giorni. Inizialmente, Panama aveva dichiarato che qualsiasi pressione sarebbe stata respinta. Ora. sembra che lo Scià, allarmato da questi sviluppi, voglia lasciare il Paese. Il suo portavoce, Robert Arrnao. si è recato a Washington per chiedere l'aiuto degli Stati Uniti nella ricerca di un altro rifugio. Un portavoce dell'ambasciata Panamense a Washington ha smentito la notizia, e ha affermato che 11 suo governo «non prenderà neppure in considerazione» una richiesta Iraniana di estradizione dello Scià. e. c.

Persone citate: Jody Powell, Kennedy, Khomeini, Reagan, Robert Arrnao, Tsutomu Wada