Vance conferma (ma attenua) l'irrigidimento verso l'Urss di Ennio Caretto

Vance conferma (ma attenua) l'irrigidimento verso l'Urss In contrasto col duro intervento di Brzezinski Vance conferma (ma attenua) l'irrigidimento verso l'Urss Il segretario di Stato ha puntato soprattutto sul boicottaggio delle Olimpiadi - Ma ha ribadito il concetto dell'equidistanza degli Usa tra Pechino e Mosca - Rilancio dei negoziati sul disarmo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — In un'intervista al New York Times, il giorno dopo quella del consigliere della Casa Bianca Brzezinski al Wall Street Journal, 11 segretario di Stato Vance ha ribadito il cambiamento della politica americana nei confronti dell'Urss. In particolare, egli ha prospettato la creazione di «nuove strutture di cooperazione regionale» nel Medio Oriente e nel Golfo Persico, che potrebbero consistere anche di un'alleanza militare con la partecipazione degli Stati Uniti. Ma ancora una volta, dall'analisi delle due interviste emerge una differenza di vedute. — smentita, però esistente, — tra Vance e Brzezinski. Ed essa fa temere che la nuova politica americana finirà per essere un inefficace compromesso, con un peso minimo sull'Urss. Di concreto, il segretario di Stato ha annunciato solo il probabile boicottaggio delle Olimpiadi del prossimo luglio a Mosca da parte degli Stati Uniti, del Canada, dell'Arabia Saudita, forse della Germania Occidentale e di altre nazioni. Egli ha rinviato altre misure al discorso del presidente Carter, fissato per il 23 prossimo, che conterrebbe l'enunciazione d'una «dottrina., di contenimento del Cremlino parallela a quella di Truman dopo 1 tentativi di destabilizzazione della Grecia e della Turchia nel '47. Mentre l'altro ieri Brzezinski aveva delineato un sistema difensivo arabo-americano nel Medio Oriente e nel Golfo Persico, riferendosi implicitamente alla Nato, Vance ha parlato di «strutture» più limitate: cioè non vere e propria basi Usa, ma porti e aeroporti a disposizione della Quinta Flotta di stanza nell'Oceano Pacifico, e assistenza militare capillare ai Paesi amici. In queste «strutture», il segretario di Stato ha Inserito anche un accordo tra Egitto e Israele sul problema palestinese. Egli ha detto che 11 negoziatore per il Medio Oriente, Llnowitz, si recherà entro la fine del mese al Cairo e a Gerusalemme per accelerare 1 negoziati. Le divergenze maggiori con Brzezinski sono affiorate a proposito del l'Urss e della Cina. Dove il consigliere della Casa Bianca ha prospettato una presa di distanza da Mosca e un riavvicinamento a Pechino, Vance ha insistito sull'equilibrio tra 1 due colossi comunisti. Egli ha sottolineato che se l'Urss ha posto il veto al Consiglio di sicurezza dell'Onu sulle sanzioni economiche contro l'Iran, la Cina non si è presentata al voto. Ha anche detto che, negli aiuti al Pakistan, non vi può essere più di un «parallelismo» tra cinesi e americani, dove invece Brzezinski vuole una stretta collaborazione. E, cosa ancora più importante, ha concluso con un impegno ai negoziati sul disarmo coi sovietici, senza condizionarlo al loro comportamento In altri settori della politica internazionale. 4 Quasi a spiegare la posizione di Vance, il suo consigliere al dipartimento di Stato, Marshall Schulman, uno dei massimi esperti della Russia, ha attribuito l'Invasione del-. l'Afghanistan a due fattori: 1) le pressioni dei militari sul politburb; 2) un errore di giudizio sulle reazioni mondiali all'Intervento. Schulman ha spiegato che 11 ricovero di Kossighin in ospedale in seguito a un infarto e le precarie condizioni di salute di Breznev hanno lasciato un vuoto di potere in cui si sono inserite le forze armate Nella sua intervista, Vance, che è il più valido esponente dell'ala moderata del governo Carter, ha ripetuto che si dimetterà alla fine dell'anno, anche se 11 presidente verrà rieletto. E' perciò probabile un ulteriore irrigidimento degli Stati Uniti, se non ci sarà stato per allora un ritorno alla distensione Internazionale. Ma la linea del segretario di Stato, che adesso viene criticata, perché indebolisce l'operato di Carter, sarebbe estremamente utile nella dialettica post elettorale. Gli Stati Uniti si stanno Infatti spostando su posizioni militariste. Minaccia di formarsi una sfasatura di tempi: scarsa risolutezza nel confronto attuale, in cui l'Urss deve venire fermata, eccessiva In un periodo successivo, quando si imporrebbe nuovamente la necessità del dialogo. Due episodi dimostrano questa incongruenza. In un importante sondaggio, il New York Times e il canale televisivo Cbs hanno accertato che l'opinione pubblica americana, dopo 15 anni, vuole un forte incremento delle spese militari. E sull'autorevole Washington Post due professori universitari hanno chiesto una modifica della Costituzione perché Nixon possa ripresentarsi candidato alla Casa Bianca. Da tempo, nella destra americana, si discute di un ritorno del presidente del Watergate: adesso tale orientamento, che è condiviso solo da una minoranza, è stato manifestato sotto la specie del superiore interesse nazionale^ , Ennio Caretto