Schmidt fa controllare i ministri per fermare le «fughe di notizie» di Tito Sansa

Schmidt fa controllare i ministri per fermare le «fughe di notizie» Schmidt fa controllare i ministri per fermare le «fughe di notizie» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Nella capitale federale, si dice negli ambienti diplomatici e giornalistici, «non esiste segreto che rimanga tale per più di ventiquattr'ore». La mattina basta aprire un paio tr i quotidiani meglio informati per leggere ciò che 11 giorno prima è stato detto durante un Consiglio dei ministri o durante una riunione a porte chiuse di un direttivo di partito. E11 lunedi 11 settimanale Der Spiegel. il giovedì lo Stern riportano so'vente. battuta per battuta, discussione, differenze di opinioni tra i ministri, solitamente poi zittiti da Schmidt. All'energico capo del governo tedesco la continua fuga di notizie riservate non è mai andata a gemo e ha cercato di' correre ai ripari. Anzitutto ha convocato sempre più spesso Consigli dei ministri «segreti». poi ha fatto costruire nel nuovo palazzo della Cancelleria una sala speciale senza finestre, ad aria condizionata, assolutamente isolata da qualsiasi tentativo di ascolto elettronico dall'esterno. Ma la fu- ga di notizie è continuata. Ispirandosi al motto di Lenin che «la fiducia è una buona cosa, ma il controllo è meglio», Il cancelliere ha fatto un palo d'anni fa controllare dai servizi di controspionaggio tutti i collaboratori della Cancelleria (già meticolosamente selezionati in precedenza dopo il clamoroso caso della spia Guenter Guillaume i che lavorava come segretario del cancelliere Willy Brandt, obbligando questi a dimettersi). Tutto inutile, quotidiani e settimanali hanno continuato a pubblicare ciò che .'opinione pubblica non avrebbe dovuto sapere. E Schmidt allora, deciso a identificare colui che «canta» con i giornalisti, ha avuto l'idea di chiamare gli agenti della polizia di sicurezza. L'occasione venne 11 24 ottobre dell'anno scorso, quando era in programma una riunione segretissima (di quelle internazionalmente contrassegnate con la sigla Cosmic) del Consiglio dei ministri per discutere problemi dell'Alleanza Atlantica. In prece¬ denza le questioni Nato erano sempre state trattate al ministero della Difesa, stavolta il cancelliere volle che venissero trasferite nella nuova sala ermetica Dinanzi alla porta erano appostati gli agenti della polizia di sicurezza e, man mano che arrivavano, ministri e segretari di Stato sono stati controllati con apparecchiature elettroniche atte a identificare eventuali microfoni, radiotrasmittenti e registratori nascosti. Riferiscono i cronisti della riunione «Cosmic» (il cui segreto è rimasto tale per quasi tre mesi) che tutti i membri del governo hanno accettato di buon grado le visite corporali. Soltanto il ministro della Difesa e pupillo del cancelliere, Hans Apel, avrebbe protestato «molto sdegnato» per essere stato obbligato a mostrare il contenuto della sua borsa di documenti e per essere stato controllato una seconda volta «fino alla camicia» dopo che era uscito dalla sala per un paio di minuti. Tito Sansa

Persone citate: Cosmic, Guenter Guillaume, Hans Apel, Lenin, Schmidt, Stern, Willy Brandt

Luoghi citati: Bonn